Vittoria della Sampdoria a San Siro, decisivo come all'andata Fabio Quagliarella, che dopo la fine della vicenda stalking, sembra essere tornato l'attaccante decisivo degli anni passati. Mediocre prestazione dei nerazzurri, che riescono a passare in vantaggio con il gol di D'Ambrosio e a chiudere la prima frazione in avanti. Poi i gol di Schick prima e di Quagliarella poi, quest'ultimo su rigore, fanno calare notte fonda sul Meazza. Decisivo in negativo in entrambi i gol della Sampdoria il croato Brozovic, in serata decisamente no, complici probabilmente anche le voci che lo vedono come uno dei sacrificabili per il mercato estivo. 

Al nono minuto fantastico lancio dalla propria difesa di Gary Medel a cercare e trovare Perisic, che fa un passaggio arretrato verso Banega. L'argentino tira di prima trovando Viviano pronto a respingere, con il pallone che arriva sui piedi di Candreva che dovrebbe solo segnare ed invece sbaglia clamorosamente, ciabattando la sfera e mandandola fuori. Ancora Candreva, prova a farsi perdonare al 24', il destro da fuori dell'ex Lazio però termina a lato alla destra di Viviano. Sul riversamento di fronte bolide di Quagliarella da una mattonella difficilissima, con la pala che si stampa sul palo. Grande giocata del 27 blucerchiato, che ci ha sempre abituato a conclusioni del genere. La partita si fa divertente, dopo il palo riparte subito l'Inter con Ansaldi, che sta spingendo molto sulla sinistra, il suo cross nel mezzo non trova nessun compagno, ma Dodò rischia di beffare Viviano con un controllo difettoso, il portiere della Doria mette in angolo. Poi è l'altro ex della gara a farsi vedere, ovvero Mauro Icardi: buon cross di Candreva che trova il suo capitano, il numero 9 gira quasi alla cieca di testa verso la porta, non trovandola di poco. Quattro occasioni di gol in nemmeno due minuti di gioco per le due formazioni, meglio l'Inter, ma la Samp ha dimostrato di poter essere pericolosa. Si fa vedere anche Schick -oggetto di desiderio di mercato proprio dei nerazzurri- che svetta di testa su un cross dalla destra, ma non riesce ad inquadrare la porta. Sulla ripartenza dell'Inter Icardi viene lanciato in porta da un filtrante, il guardalinee chiama il fuorigioco, chiamata molto dubbia e al contempo difficile, ma Silvestre -altro ex- sembrava tenerlo in gioco con un piede.

Passa in vantaggio al 36' l'Inter: cross di Banega nel mezzo che trova D'Ambrosio, il terzino tira immediatamente, colpendo Bereszynsky, la cui deviazione beffa Viviano. L'azione sembra essere nata da un iniziale fuorigioco di Candreva, non impeccabile il guardalinee nelle chiamate fino ad ora. Sfiora il raddoppio al 43' l'Inter: inizia l'azione Gagliardini con un ottimo suggerimento d'esterno per Icardi, che si defila sulla destra e mette al centro per Banega, che perde l'attimo giusto per il tiro e col piattone non riesce ad inquadrare la rete di Viviano. Allo scadere dei primi 45' minuti clamorosa doppia occasione per la Samp, prima con Bruno Fernandes che colpisce il palo, il secondo per i blucerchiati, poi Schick a porta vuota la mette fuori, pareggiando l'errore di Candreva ad inizio partita. Finisce con questa ultima emozione la prima frazione di gioco, Inter in vantaggio, ma la Sampdoria c'è.

D'Ambrosio esulta per il gol | FcInter1908

Al rientro in campo non c'è Gagliardini, tocca duro sulla caviglia nel corso del primo tempo, Pioli non vuole rischiare e manda in campo Kondogbia. Ci prova subito il francese con un mancino che però finisce altissimo. Si rende ancora pericoloso Schick sul crosso su punizione di Torreira, ancora una volta però il ceco non prende la porta di Handanovic. Pareggia la Sampdoria proprio con Schick, gol convalidato da Celi, ma con non poche lamentele da parte dei nerazzurri: i malumori degli interisti partono dalla concessione dell'angolo, sui cui sembra esserci una spinta irregolare dello stesso Schick su Medel. Poi sul corner stacco imperioso di Silvestre che indirizza il pallone verso il secondo palo, dove ancora l'attacante ceco devia il pallone in rete, tenuto in gioco da Brozovic posizionato molto male. Ancora discutibile l'operato arbitrale, così come sull'azione di Icardi nel primo tempo e su gol del vantaggio dell'Inter. Entra Alvarez al 60', San Siro lo applaude. Un minuto dopo l'entrata dell'argentino, anch'egli ex di giornata, l'Inter rischia di tornare in vantaggio con un ottimo cross di Candreva che trova la testa di Perisic, tiro centrale però che Viviano respinge.

Si cambia subito lato del campo e Quagliarella va al tiro, Handanovic respinge con i piedi. Arriva una nuova occasione da gol per l'Inter, con Eder -ennesimo ex del match- subentrato poc'anzi a Banega. L'italo brasiliano scocca un ottimo destro su cui Viviano si fa trovare pronto, la respinta arriva fra i piedi di Candreva che tira, ma viene fermato per fuorigioco. Il tiro era terminato fuori, ma il fuorigioco anche in questa occasione sembrava non esserci. Serataccia per Celi e i suoi. Minuto 72, clamoroso errore di Icardi sotto porta, Candreva gli mette una palla da spingere solo in porta, ma il capitano dell'Inter spara alto. Passa in vantaggio la Sampdoria all'85 con un calcio di rigore, procurato da Alvarez, che da punizione colpisce il braccio largo di Brozovic, ammonito il croato nell'occasione. Dal dischetto Quagliarella spiazza Handanovic e ribalta il risultato a favore della Samp. Nel finale l'Inter non riesce a rendersi pericolosa, con Joao Mario che spreca l'unica buona occasione creata dai nerazzurri. 


L'Inter dice con ogni probabilità addio alla Champions e si complica la vita anche per la corsa all'Europa League.