La stagione di Eder, ancora una volta, non è stata delle più semplici con l'Inter. Non tanto per problemi fisici, quanto per un utilizzo che in poche occasioni ha avuto come caratteristica la parola "continuità", fondamentale per ogni giocatore, ma forse ancora di più se sei un attaccante. Il campionato è pronto a ricominciare e per l'Inter c'è la sfida contro la Sampdoria, squadra in cui Eder ha forse fatto vedere le cose migliori della sua carriera.

In una lunga intervista al Secolo XIX, quotidiano di Genova, l'attaccante ha raccontato le sue sensazioni da grande ex di questa sfida: "Certo contro Emiliano (Viviano, portiere della Samp n.d.a) esulto eccome se segno! (ride). Esulterò a modo mio con molto rispetto per la città e la tifoseria che mi hanno dato tantissimo in 4 anni. Alti e bassi con l'Inter? Nel calcio si vivono momenti alti e bassi e bisogna solo lavorare. E’ vero, con la Samp da agosto a gennaio avevo fatto 12 gol poi quando sono passato all’Inter mi sono bloccato ma sapevo che avrei incontrato difficoltà arrivando a metà stagione. Anzi non metà, avevo solo 3 mesi. Tante cose non sono andate ma mi sono sempre allenato e l'obiettivo dell'Europeo l'ho centrato." Qualcuno aveva parlato di un possibile ritorno alla Samp: "Non c'è mai stata davvero questa possibilità. Ho fatto una scelta e la porto avanti. E poi la maggior parte delle cose che si dicevano sul mio riscatto da parte dell’Inter non erano vere."

Eder, gazzetta.it

Per il futuro, comunque, Eder non si vuole precludere nulla: "Mai direi mai. La Samp è casa mia, quando esco dal casello di Nervi mi commuovo, mi sento davvero a casa. Sono stati 4 anni unici a livello calcistico ma anche con la città." Grande feeling quindi con città e squadra, ma quando l'Inter chiama...: "E’ venuta una grande opportunità come l’Inter e comunque gli ultimi sei mesi a Genova il presidente Ferrero ha detto cose che non mi sono piaciute. Sembrava me ne volessi andare io mentre molte cose di quella trattativa non le ho neppure condivise." Ora la testa quindi è all'Inter che punta alla Champions e dove Eder vuole restare a lungo: "Da quando c’è Pioli abbiamo un ritmo da scudetto. Però è vero che i primi tre mesi li abbiamo buttati e recuperare è difficile. Ci sono ancora 27 punti, vogliamo provarci. Mi dispiace, ma a cominciare dalla Samp lunedì. Ho il contratto fino al 2020. Poi è normale che un giocatore voglia sempre giocare perché il mio obiettivo sono i Mondiali. Sicuramente farò il ritiro estivo con l’Inter e poi vedremo, io comunque qui sto benissimo."