303 milioni di euro. Questa la cifra complessiva che il fondo americano Elliott ha accettato di prestare a Yonghong Li per arrivare a definire l'acquisto del Milan, ripianare i debiti e gestire con relativa tranquillità la prossima stagione. Una cifra importante, inutile dirlo, necessaria però a sbloccare una situazione che rischiava di finire in una maniera clamorosa, dopo le caparre versate.
Al netto di colpi di scena ancora possibili, perchè fino alle firme di certezze granitiche non se ne possono avere, c'è soprattutto un tema che sta agitando i tifosi del Milan. Il tasso di interesse a cui Elliott ha concesso questo prestito a Yonghong Li. 11%, cifra che fa rapidamente pensare ad un'operazione più vicina all'usura che non ad un qualche prestito finanziario. Pasquale Campopiano ha provato a fare chiarezza su questo punto, contattando un esperto advisor di operazioni finanziarie italiano che vive a Londra. Senza entrare troppo nello specifico, con Campopiano che ha ricostruito con dovizia di particolari e termini tecnici quello che è successo negli ultimi giorni e quello che potrebbe essere nel futuro rossonero, cerchiamo comunque di dare un quadro della situazione. Anche prendendo come termine di paragone il caso del Manchester United, ceduto anche grazie alla mediazione proprio del fondo Elliott coinvolto con il Milan.
Nel caso degli inglesi, ad esempio, la cifra prestata ha avuto un tasso di interesse compreso fra il 14,5% e il 15,5%, quindi più alto rispetto a quello del Milan e inoltre pare che di solito fondi come Elliott mettano sul piatto i loro capitali con interessi che come minimo partono dal 15/20%. Insomma, a vederla così sembra che Fassone e Yonghong Li abbiano fatto un affare, considerando quelle che sono le abitudini dei soggetti in questione. Altro dato da non sottovalutare: Elliott ha reputazione internazionale stabilissima e per mettersi in gioco in una situazione del genere, anche se ovviamente non verrà mai confermata ufficialmente come notizia, deve avere avuto rassicurazioni importanti sul fatto che questi soldi potranno ritornare nei tempi stabiliti. Nello specifico 18 mesi a partire dal prossimo 30 maggio. Insomma, sarà attraverso sponsorizzazioni, quotazione in borsa o un piano industriale ambizioso, ma Yonghong Li e Marco Fassone hanno in qualche modo convinto Elliott ad erogare i 303 milioni necessari alla chiusura dell'affare e a parte della gestione della prossima stagione.