La strada che dovrebbe portare al closing fra Sino Europe Sports e Fininvest sembra arricchirsi ogni giorno di un nuovo ostacolo o di un intoppo imprevisto. L'ultimo è arrivato nelle scorse, quando si attendeva l'arrivo della terza caparra da 100 milioni di euro che potesse portare alle firme del nuovo contratto con data finale per la chiusura di questo affare fissata per il 7 aprile. Così non è stato, ma Fininvest ha concesso a Yonghong Li un altro po' di tempo, su richiesta dello stesso broker cinese.
Oltre alle parole, però, il capo di SES e il suo braccio destro Han Li ci hanno voluto mettere la faccia in un momento così delicato per questa trattativa. Sono sempre di più gli spifferi che riferiscono di un Silvio Berlusconi infastidito da questo ennesimo rinvio e allora, forse anche per questo, i due uomini d'affare cinesi hanno deciso di parlare in video conferenza direttamente con i vertici di Fininvest. Nelle scorse ore, infatti, Yonghong Li e Han Li hanno voluto spiegare all’ amministratore delegato Danilo Pellegrino, al direttore business development Alessandro Franzosi, più ai relativi advisor quella che è la situazione al momento. Questo il nocciolo della questione: il problema non è legato ai fondi da trovare, quanto alla loro fuoriuscita dalla Cina verso l'Europa. Problema non inventato per questo affare visto che come pubblicato dal Financial Times nelle ultime ore gli investimenti cinesi in giro per il mondo nell'ultimo anno sono diminuiti addirittura del 90% anche, se non soprattutto, per le strette imposte dal governo di Pechino sui capitali da portare fuori dalla Cina.
La situazione è quindi intricata, ma secondo quanto filtra SES è riuscita a fornire rassicurazioni e spiegazioni convincenti a Fininvest che ha apprezzato il fatto che la società cinese di capitali off shore (ormai non più fondo da qualche settimana) abbia deciso di farsi sentire di persona e non solo attraverso mediatori e advisor. Inoltre il fatto che al momento non sia stata spostata la data del closing fa pensare ad una situazione bloccata più per problemi burocratici che non per difficoltà del possibile compratore nel reperire le risorse necessarie a portare a termine questo affare. Naturalmente, però, fra i tifosi e gli addetti crescono scetticismo e pessimismo perchè questa storia ha visto troppe volte colpi di scena inattesi e ad un anno dal suo inizio ancora non sembra essere vicina ad una conclusione.