Non c'è pace in casa Bologna. Oltre alla forte contestazione da parte dei tifosi, la società felsinea dovrà sbrogliare un'altra matassa, creata dall'avventatezza di quattro tesserati, rei di aver trascorso in discoteca gran parte della nottata di ieri. Colpevoli della bravata, Viviani, Oikonomu, Masina e Pulgar, che verranno molto probabilmente multati dalla società. Non è da accantonare, inoltre, un'esclusione per una sfida, provvedimento che confermerebbe la volontà societaria di evitare problemi, in una settimana particolarmente intensa.
In circostanze normali, infatti, la bravata avrebbe avuto minore risonanza, con punizioni inevitabilmente ridotte. La contestazione dei tifosi, nata dopo una serie di prestazioni poco convincenti, potrebbe però acuirsi dopo i fatti di ieri sera, con la società dunque costretta a fare la "voce grossa": "Ho parlato con i ragazzi, ci siamo confrontati con loro e con il capitano - ha detto il club manager del club, Marco Di Vaio - per capire dinamica e motivazioni della scelta. Il principio era anche giusto perché volevano fare una cena che è durata più del previsto ma non volevano andare a fare serata in discoteca".
Molto attento sulla vicenda, l'ex attaccante proprio del Bologna ha inoltre ricordato il difficile momento dei suoi: "Visto il momento negativo, è una leggerezza, una cavolata che li farà crescere molto. Da regolamento prenderanno una multa che verrà poi devoluta in beneficenza ma mi dispiace per l'esagerato risalto mediatico dato all'accaduto".