Quello che doveva essere un giorno storico si è trasformato in un giorno ai limiti dell'assurdo e del paradossale. Da programma oggi doveva essere il momento del passaggio storico del Milan da Fininvest a Sino Europe Sports, con un programma di incontri e appuntamenti per i cinesi già fissato, come ad esempio l'incontro con il sindaco di Milano Beppe Sala.
Nulla di tutto questo, invece, anzi, la sensazione da più parti che l'affare sia appeso ad un filo in questo preciso momento. Come sempre, però, meglio restare sui fatti piuttosto che andare sulle sensazioni. Ad oggi, a livello tecnico e legale, SES risulta inadempiente nei confronti di Fininvest. Il contratto stipulato fra le parti garantiva alla controllante rossonera i milioni mancanti per il closing entro il 3 marzo. Situazione che non si è verificata e allora dalla mezzanotte di ieri Yonghong Li ha perso l'esclusività della trattativa per l'acquisizione del Milan.
In linea teorica Fininvest potrebbe anche tenersi i 200 milioni già arrivati come prime due caparre e andare alla ricerca di un altro acquirente per la società rossonera. Le voci e le indiscrezioni su altre cordate, una tutta italiana, o su clamorosi ritorni, come quello di Sal Galatioto ad esempio, hanno perso di consistenza nel corso delle ore alla luce di quello che i legali di Fininvest e Sino Europe Sports avrebbero concordato.
na stretta di mano, un accordo informale sulla parola con termini e regole molto chiare e precise: terza caparra da 100 milioni entro il 10 marzo, documentazione chiara, trasparente e completa riguardo tutti i fondi che Sino Europe ha impegnato fino a questo momento e impegnerà da qui in avanti. Solo con questo tipo di condizioni soddisfatte allora si andrà alla riscrittura di un nuovo contratto di trattativa in esclusiva perchè la modifica di quello scaduto avrebbe presentato più difficoltà rispetto ad un nuovo accordo scritto.
Fininvest, in qualche modo, cerca di mettere alle strette Yonghong Li e la sua cordata e dal suo punto di vista ha anche più di una ragione. I cinesi, ora, sono chiamati a dimostrare la propria serietà ed affidabilità con i fatti, oltre che con i comunicati. Se queste condizioni fossero rispettate ecco che la nuova possibile data per la chiusura potrebbe essere intorno al 7 aprile. E' ancora troppo presto comunque. Prima ci sarà un'altra settimana intensa e importante, l'ennesima di questa storia, incredibile, paradossale e ancora senza un finale.