Un'altra rimonta, ancora una volta subita dopo un primo tempo bello e scintillante. La Fiorentina torna sul luogo del misfatto, dopo quattro giorno dalla beffarda eliminazione di Europa League, confermando i mali di stagione che condizionano la squadra di Sousa, bella per un'ora, stremata nella mezz'ora finale che compromette risultato e prestazione. Saponara apre il match, Kalinic sembra chiuderlo a fine primo tempo. Il Torino sembra sepolto, ma viene graziato. Il ritorno dei granata porta la firma di Belotti che prima fallisce un calcio di rigore, poi firma la doppietta per il pareggio finale.
C'è Tello al posto di Ilicic nella Fiorentina: lo sloveno accusa un fastidio al polpaccio nel riscaldamento e cede il posto sulla sinistra allo spagnolo, che completa il reparto d'attacco con Chiesa, Saponara e Kalinic davanti a tutti. Risponde Mihajlovic con Boyè al posto di Ljajic, mentre Lukic è il regista davanti alla difesa.
Avvio veemente, di personalità, della Fiorentina, che prova fin dalle prime battute di gioco ad accorciare il campo e a pressare alto sui portatori di palla avversari. Del Torino però il primo tentativo, velleitario, con Benassi, prima del monologo viola che inizia al quinto e durerà per i primi venti minuti di gioco: il break di Borja Valero crea i presupposti sulla destra per Chiesa per rendersi pericoloso; Moretti ed Ajeti non sono reattivi e, dopo la deviazione di Hart sull'inserimento del mediano spagnolo, è Saponara il più lesto a firmare il vantaggio all'ottavo. Nemmeno il tempo di rifiatare che il figlio d'arte pennella con l'esterno per Kalinic, il quale di testa devia ma non trova la porta. L'assedio, non furioso ma ordinato, dei viola, prosegue con il passare dei minuti, agevolato da un atteggiamento fin troppo remissivo e passivo dei granata: Ajeti liscia lasciando al centravanti croato l'occasione del raddoppio, ma Hart con il tacco devia in angolo. Sanchez, sugli sviluppi dello stesso, sfiora la traversa, provocando l'ira di Mihajlovic che prova a scuotere i suoi.
E' di Iago Falque il primo sussulto dei piemontesi: il mancino dell'iberico è però centrale e viene controllato da Tatarusanu. Pochi minuti dopo, un altro errore in fase di impostazione, stavolta dei gigliati, favorisce Boyè che va via sull'out mancino, ma il suo cross non trova reattivi alla deviazione Belotti e Benassi centralmente. I granata si sbilanciano ed offrono il fianco alla velocità di Chiesa, che sulla destra è imprendibile: il suggerimento per Tello è con i tempi giusti, ma il diagonale mancino dell'esterno è impreciso. Una manciata di minuti più tardi il copione si ripete: il Torino si allunga, Chiesa è perfetto ancora per Tello, che stavolta inquadra la porta ma trova Hart pronto a rispondere, prima che Kalinic sprechi in malo modo. Il raddoppio è soltanto rimandato di qualche giro di lancette, con il croato che stavolta, sugli sviluppi di un corner, stacca perfettamente su Barreca e beffa l'incolpevole portiere inglese poco prima dell'intervallo.
La prima mossa di Mihajlovic è Rossettini, che nella pausa rileva uno spento e falloso Ajeti. Il tema tattico della gara tuttavia non cambia, con la Fiorentina immediatamente pericolosa sul solito asse Chiesa-Saponara: assist del primo, stop e diagonale dell'ex Empoli che sfiora il palo. La voglia dei granata non cambia, nonostante lo svantaggio e le reprimende di Mihajlovic: per la viola sembra poco più di un allenamento, anche se i gigliati si piacciono fin troppo nell'atto di chiudere la sfida. Al quarto d'ora l'episodio che potrebbe cambiare volto al match: Boyè va via a Salcedo che lo stende ingenuamente in area, ma Belotti centra la traversa dal dischetto. L'episodio scuote però gli ospiti, che alzano il baricentro della pressione e, sull'asse Rossettini-Zappacosta guadagnano il corner sugli sviluppi del quale lo stesso Belotti si fa perdonare ed accorcia di testa.
A metà ripresa il tecnico del Torino si gioca la carta Ljajic, che rileva uno stremato Boyè, mentre Sousa è costretto a rinunciare a Sanchez (al suo posto Tomovic). Chiesa continua a mettere a soqquadro la difesa granata, ma non trova reattivi i compagni a centro area per chiudere la contesa. La Fiorentina paga la stanchezza nell'ultimo quarto di gara finale, con la lucidità degli interpreti di Sousa che viene progressivamente meno. Il Torino prova ad approfittarne nel finale, mettendo alle corde la squadra di casa, visibilmente sulle gambe. Belotti sfiora soltanto sul cross di Zappacosta dalla destra, ma è reattivo qualche minuto dopo a rifinire l'assistenza di Ljajic dal limite dell'area di rigore pareggiando a quota due. Nei minuti finali il Franchi rivede i fantasmi di quattro giorni fa, anche se la reazione della viola è d'orgoglio: Olivera prima e Badelj successivamente vanno vicini al nuovo vantaggio, prima del triplice fischio finale di Giacomelli.