Arriva il giorno della prima prova di maturità per l'Inter di Stefano Pioli che, contro l'Empoli, deve dimostrare di avere tenuta mentale e carattere, dopo quanto accaduto contro Lazio e Juventus (soprattutto a seguito delle tante polemiche).
Perché i nerazzurri a Torino hanno perso ma hanno comunque dimostrato di potersela giocare alla pari e di essere sempre più sulla strada giusta, anche se l'espulsione di Perisic, evitabile, dimostra che ancora bisogna crescere (discorso simile per Icardi, nervoso dopo il triplice fischio di Rizzoli). Ed ecco che quindi la partita di San Siro diventa fondamentale per non smettere di correre e dimostrare di essere pericolosi anche senza due dei giocatori migliori.
PIOLI- Ed è proprio su questo che si concentra l'allenatore dell'Inter: "Dobbiamo solo pensare che l'Inter tornerà a vincere, è inevitabile, e serve farlo il prima possibile. Dobbiamo essere più scaltri, più furbi anche se a Torino abbiamo dato l'idea di spirito, di forza e di voglia di lottare fino alla fine. A Torino abbiamo perso una gara come può accadere. Perdere fa male e non eravamo più abituati alla sconfitta, ma da qui possono nascere nuove motivazioni che ci portino a nuove vittorie: ora è inutile tornarci sopra e rivangare le cose successe in passato". Battere l'Empoli può dimostrare tanto.
PROBABILI FORMAZIONI- Scelte obbligate per Pioli che non potrà servirsi di Icardi e Perisic, fuori per squalifica, e di Brozovic, a causa di una frattura al dito del piede. Anche Banega alza bandiera bianca. Ecco quindi che le opzioni sono ridotte, si rivedranno in campo Kondogbia, Eder e Palacio dal primo minuto. Questo il probabile 4-2-3-1:
STATISCHE E PRECEDENTI- L'Inter ha vinto tutte le ultime nove contro l'Empoli, riuscendo a non subire gol in sei di questi scontri; viene inoltre da sette vittorie di fila, fermata solo dalla Juve domenica. Inoltre se l'Empoli è la squadra che ha recuperato meno punti da una situazione di svantaggio, l'Inter è quella che ne ha recuperati di più. Molto rischiano però di fare le assenze di Perisic e Icardi.
Testa altissima e concentrazione massima quindi, perché ripartire non è impossibile e la vittoria è alla portata; servirà certamente una partita di livello, l'Europa che conta resta un sogno possibile fino a quando la matematica non dimostrerà il contrario. E San Siro è pronto ad accogliere i neroazzurri per continuare lungo l'ottima strada indicata da Pioli.