Alla vigilia della gara con il Chievo, tempo di conferenza pre-match in casa Inter, dopo quella di presentazione del nuovo acquisto, Roberto Gagliardini, svoltasi ieri. Stefano Pioli, direttamente dal Suning Training Centre analizza con la stampa i temi della partita di domani, importantissima ai fini di consolidare l’ottimo momento vissuto dai nerazzurri, e quelli legati al mercato in corso.
"Gagliardini è stato un acquisto importante perché ha qualità, è pronto e può dare energie alla squadra e grandi prospettive future. È stato un segnale forte e chiaro dell'ambizione della proprietà. Il ragazzo è pronto per giocare sia fisicamente che psicologicamente. Il gruppo è ancora troppo numeroso ma la società è consapevole, lavoreremo per sfoltire questa rosa.”
Il tecnico è molto soddisfatto del neo acquisto e sembra avere le idee chiare circa la sua visione di squadra che con questo innesto risulta più fisica.
"I fattori che determinano la qualità di una squadra, a mio parere, sono due: tecnica e fisico. Le squadre migliori sono forti tecnicamente, ma anche fisicamente. Il calcio è fatto di duelli e fisicità, Gagliardini ha entrambe le doti. Siamo soddisfatti del suo arrivo, ora cerchiamo di crescere. Medel è più difensore in questo momento ma conoscendo la sua duttilità può farmi davvero comodo, è affidabile in entrambi i ruoli. Abbiamo la possibilità di scegliere la miglior posizione per lui e per la squadra.”
La gara con il Chievo non è sfida semplice ed è fondamentale non perdere punti. Pioli, alla guida dei nerazzurri da sette gare, ha collezionato cinque vittorie, un pareggio ed una sconfitta, un ottimo andamento per pensare di fermarsi ora.
"Vogliamo guadagnare posizioni nonostante le squadre davanti a noi corrano velocemente. Lo stiamo facendo anche noi ma dobbiamo cercare di continuare così, dobbiamo avere costanza e pensare che ogni gara può darci 3 punti da incamerare. Siamo solo a metà del percorso, credo ci sia ancora tanto da fare e il lavoro quotidiano dovrà darci ancora certezze per essere competitivi fino al 28 maggio. Solo a quel punto tireremo le somme anche sul mio lavoro. La squadra sta migliorando ma sono convinto possa fare ancora di più. Il lavoro è buono, possiamo proseguire ma se vogliamo raggiungere quelle posizioni il livello deve essere più alto. L'anno scorso l'Inter era terza a 39 punti e la Roma è arrivata terza con 80 punti. Credo perciò che quest'anno serviranno tanti punti nel girone di ritorno. Alla fine vedremo quante partite avremo vinto ma l'Inter ha la qualità per vincerne tante. Dobbiamo migliorare nella continuità nei 95 minuti. In qualche frangente siamo poco squadra e non sempre leggiamo le situazioni con lucidità. Abbiamo le qualità per migliorare, ho giocatori intelligenti e duttili. Non lavoriamo insieme da tanto, per questo possiamo continuare a crescere.”
Non bisogna pensare che quella di domani sia una partita semplice, affatto. Nonostante il calendario di gennaio sia favorevole per i nerazzurri, bisogna mantenere alta la concentrazione senza sottovalutare nessun avversario.
"Il Chievo è squadra ostica. Sbaglia poche partite, l'ha sbagliata domenica scorsa ma è esperta, solida, difficile, lo dimostra il fatto che prima di domenica scorsa aveva la terza miglior difesa del campionato. Dovremo essere lucidi e muoverci bene sul campo, giocando un calcio pulito e preciso. Contro l’Udinese il problema sono state le ripartenze dell'Udinese sul nostro centrodestra. Avevamo preparato situazioni per essere efficaci in quella zona. Dovremo essere più compatti e non sbagliare a livello tecnico. Se perdi palla rischi di farti male. Domani dobbiamo essere più precisi nelle scelte e nei passaggi, così avremo il baricentro più alto e il predominio del gioco. L'Inter le sue certezze deve metterle in campo ogni giorno, il lavoro quotidiano te le dà. Poi deve solo pensare a vincere per migliorare la classifica. Domani avremo un'altra occasione, la striscia è interessante ma va migliorata perché stiamo rincorrendo. Il nostro futuro non dipende solo da noi, ma la partita di domani sì".
Un’idea di gioco già esiste nella testa del tecnico che spiega il possibile impiego di Gagliardini e le possibili soluzioni per sostenere Icardi in attacco.
"La qualità migliore di Gagliardini è il senso della posizione, importantissima per un centrocampista. Chi sa stare in campo non ha problemi, il calcio è fatto di movimento, di spazi da occupare, non conta con quanti centrocampisti giochiamo. Noi lo facciamo sempre con tre. Gagliardini ha un senso della posizione innato, gioca un calcio semplice ed efficace, ha fisicità e può darci tanta energia. E' a disposizione per il presente e per il futuro dell'Inter. Per quanto riguarda Medel sarà tra i convocati, dopo la rifinitura faremo le nostre scelte.A sostegno di Icardi vogliamo più di un giocatore, per questo voglio movimento in campo. Non è difficile insegnare i meccanismi del 4-3-3 o del 4-2-3-1, anche perché diamo concetti e principi di gioco che si adattano a ogni sistema. L’uscita di Jovetic non compromette le possibilità in attacco. Nella fase offensiva siamo in 7. Credo che sia un buon numero e ci sarà spazio per tutti. Basta che tutti diano il 100% ogni giorno. Gabigol ha le stesse possibilità di tutti i suoi compagni. Sono contento dei giocatori che ho al momento, quindi resta.”