Con la vittoria di ieri sera del Milan sul Torino è andata in archivio anche la quarta delle otto partite che compongono il tabellone degli ottavi di finale di Coppa Italia, competizione che - dopo aver vissuto un periodo di oblio - sta lentamente riguadagnando importanza. Non ci sono state grandi sorprese in questa prima metà di sfide sul piano dei risultati, ma le partite si sono rivelate meno scontate del previsto.

Martedì lo Spezia, decimo in serie B, ha tenuto testa al Napoli per un tempo, pareggiando con Piccolo (su deviazione di Albiol) l'iniziale vantaggio di Zielinski, per poi capitolare nella ripresa sotto i colpi di Giaccherini e Gabbiadini. Non ha pienamente convinto la squadra di Sarri, ma per essere un ottavo di finale può bastare e avanzare, per ora. Il tabellone dei quarti vedrà infatti gli azzurri fronteggiare un avversario ben più ostico: la Fiorentina di Paulo Sousa, che ha anch'essa faticato tantissimo nel suo match. Il Chievo si è rivelato avversario ostico, la Fiorentina non è riuscita a proporre molto gioco e ha addirittura rischiato di subire la beffa clivense, riuscendo a sbloccare la partita solo al 92' con un rigore - forse generoso - trasformato da Bernardeschi. Servirà qualcosa di più ad entrambe le squadre se vogliono avere serie chance di passare il turno, soprattutto per i Viola questa competizione potrebbe diventare molto importante, vista la classifica che in questo momento la vede fuori dalle coppe europee.

L'esultanza dei giocatori della Juve |lapresse

Poco dopo è toccato ai campioni d'Italia e detentori del trofeo, i bianconeri di Massimiliano Allegri, scendere in campo per il proprio ottavo. La Juve ha fatto il suo nel primo tempo, andando all'intervallo sopra 2-0 grazie al gran gol di Dybala e al diagonale di Mandzukic, ma nella ripresa Gasperini azzecca i cambi e trasforma in un inferno quella che sembrava una partita già finita: Konko trova l'esterno destro sotto l'incrocio e riapre i giochi, Pjanic sembra chiuderla definitivamente su rigore ma il neo-entrato Latte Lath costringe i padroni di casa a sudarsi il passaggio del turno fino all'ultimo. Ai quarti ritroveremo la finale dello scorso anno, con il Milan che - come detto - si è liberato del Torino dopo 90 minuti per niente facili: Belotti ha infilato Donnarumma al 26', ma nella ripresa un Milan a luce intermittente ha trovato l'uno-due vincente con Kucka e Bonaventura, ribaltando il risultato.

Occhi puntati sulle prossime sfide: Martedì prossimo l'Inter ospiterà a San Siro il Bologna, in una partita da non sbagliare per rimanere in corsa per vincere qualcosa in un anno molto difficile. In caso di passaggio del turno ai neroazzurri toccherà una sfida in ogni caso complessa, se contro il Genoa, o che assumerà la connotazione di vero e proprio big-match se l'avversario in questione dovesse essere la Lazio. Quella tra i biancocelesti e il grifone si propone come una delle sfide più interessanti del lotto.

Sfida delle 20:45 che verrà anticipata nel pomeriggio da Sassuolo-Cesena, con i bianconeri unici appartenenti alla Serie B rimasti dopo l'uscita dello Spezia. Entrambe si trovano in una posizione di classifica non molto tranquilla, ma se il +8 del Sassuolo sulla terzultima può comunque permettere a Di Francesco di schierare una formazione di livello, la posizione del Cesena - invischiato in piena lotta retrocessione - potrebbe precludere ai bianconeri l'utilizzo di molti titolari, da preservare per le sfide di categoria. Chiuderà il programma Roma-Sampdoria, con i giallorossi chiamati a vincere in prospettiva di un quarto di finale che si annuncia comunque abbastanza agevole. Una vittoria contro i blucerchiati potrebbe aprire agli uomini di Spalletti le porte della semifinale.