Tornata n.20, la prima del girone di ritorno. L'Inter attende - nel fortino di casa - il Chievo, non certo nel miglior momento di stagione. Il successo di Udine proietta l'undici nerazzurro nelle nobili zone di A, l'anticipo del sabato può definitivamente catapultare Pioli in scia a Napoli e Roma. Oggi, a Milano, è il giorno di Gagliardini. Ieri l'approdo alla Pinetina, dopo le visite mediche di rito. Foto, strette di mano, primi esercizi, in solitaria. Tocca a lui, fin da subito. Prestito biennale, chiusura definitiva dell'affare nel 2018. Cifre importanti, 2 milioni subito, poi 20 + bonus. Un investimento significativo per uno dei giovani più promettenti del panorama nostrano. 

Foto: Inter.it

Con il Chievo - senza Melo, ormai accasatosi in Brasile, al Palmeiras, con Brozovic fuori un turno per squalifica - Pioli pensa proprio all'ex Atalanta per dare freschezza e dinamismo alla mediana dell'Inter. 4-2-3-1, almeno in fase d'offesa. Gagliardini al fianco di Kondogbia, con Joao Mario un passo avanti per avviare il pressing e togliere respiro e facile giro palla all'avversario di turno. Il portoghese è in vantaggio su Banega - attenzione a possibili offerte per l'argentino - perché garantisce passo superiore e importante apporto anche in fase di ripiegamento. Joao Mario può oscillare tra mediana e zona d'attacco, fornire un'alternativa ad Icardi in appoggio, abbassarsi tra Kondogbia e Gagliardini per scongiurare una possibile inferiorità numerica. 

Gli esterni d'attacco sono Perisic e Candreva, dietro si prosegue con la consueta linea a quattro, in attesa di possibili ritocchi in Coppa. Medel è a disposizione, ma non è tra i papabili titolari. Murillo affianca Miranda, a destra gioca D'Ambrosio, a sinistra Ansaldi.

Dopo l'annullamento della seduta pomeridiana ieri, oggi una sola sessione in agenda, questa mattina. Il ritrovo, poi, domani nel pomeriggio. Lavoro e ritiro, antipasto di una sfida cruciale nella rincorsa all'Europa di primo livello.