E così anche la Befana è passata, la festa più temuta dagli studenti perché segna la fine delle vacanze e il ritorno tra i banchi, è però anche la più attesa per tutti i calciofili perché significa una sola cosa: il ritorno della Serie A. E tra le partite di questo inizio anno troviamo anche Udinese-Inter l'anticipo della domenica mattina, l'ultima di questo girone d'andata.
I neroazzurri affrontano i friulani con l'unico obiettivo di continuare sulla buona strada di fine 2016, dimostrando di avere fatto proprie le idee di Pioli e di credere davvero nel terzo posto, ancora lontano ma non irraggiungibile. Il ritiro a Marbella è stato utile per continuare a lavorare e aumentare il feeling, ottimo, tra tecnico e giocatori.
PIOLI- Proprio su questo infatti si è concentrato il tecnico che al termine del ritiro a Marbella ha così parlato: "Sappiamo che dobbiamo correre molto. Se due mesi fa c'era troppo pessimismo credo che ora, dopo tre vittorie consecutive, il rischio sia il contrario. Le squadre davanti sono molto forti, sarà dura prenderle e superarle. Dobbiamo ragionare di volta in volta, abbiamo la qualità per vincerle tutte. A Udine sarà determinante l'aspetto mentale". Vietato quindi perdere concentrazione e testa.
PROBABILI FORMAZIONI- Per questo Pioli non ha intenzione di stravolgere la squadra, con il solo Medel ancora indisponibile e Jovetic non convocato, il mister ha tutti i suoi uomini ha disposizione. Ecco quindi che l'Inter si schiererà con un 4-2-3-1 formato da: Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Murillo e Ansaldi in difesa; centrocampo con Brozovic e Joao Mario, entrambi intoccabili; poi Candreva, Banega e Perisic a sostegno dell'unica punta Icardi.
STATISTICHE- L'Inter ha vinto entrambe le ultime due partite contro l'Udinese e il pareggio manca da ben otto scontri (sei vittorie nerazzurre, due dei bianconeri), ma le ultime due sconfitte per i milanesi sono entrambe arrivate nella sfida delle 12.30; segno di un orario che non è mai piaciuto molto alla squadra di Pioli. L'ultima vittoria in trasferta è arrivata il 18 dicembre contro il Sassuolo dopo numerose sconfitte, si spera di aver finalmente rotto il tabù. Inoltre dal cambio in panchina i neroazzurri viaggiano ad una media di 2.17 punti in sei giornate, prima la media era di 1.42 in 12 partite e tengono inviolata la porta da ben tre match. Da tenere d'occhio certamente Icardi, capocannoniere amante delle doppiette, e Candreva.
Guai quindi a cali d'attenzione e distrazioni, la pausa è stata lunga ma non deve aver influito sulla testa dei giocatori, che tanto stavano facendo bene il dicembre scorso. Obiettivo è continuare a vincere per non lasciare un'Europa che, come sempre, è la vera protagonista di questo campionato e che non può continuare ad essere lontana da Milano.