Procedo, a passo spedito, il cammino dell'Inter. Termina oggi il ritiro a Marbella, in agenda il ritorno in Italia, all'orizzonte la sfida domenicale. Incrocio delicato ad Udine, la compagine di Delneri è nella miglior fase di stagione e poggia la sua forza su una classifica tranquilla. Quindici lunghezze sul Palermo, terzultimo, l'occasione di stupire ed affossare una grande del calcio italiano. Il treno, per l'Inter, è vitale, dare forza ai recenti risultati è l'unica via per ridurre il gap dalla zona Champions. Pioli cavalca l'onda positiva e mantiene alta l'asticella della tensione. Il rischio è forte, il ribaltone possibile.
Le sedute spagnole offrono alcuni spunti interessanti in vista del match di campionato. 4-2-3-1, questo il modulo da cui ripartire. Le certezze albergano nel settore di difesa. La ritrovata vena della coppia Miranda - Murillo garantisce al tecnico una solida base su cui costruire le sue idee. Gli esterni sono D'Ambrosio, positivo con la Lazio, e Ansaldi. Santon - corteggiato dalla Samp - va in panchina, come Andreolli, valutato nel triangolare con Marbella e Linense e nel mirino di diverse compagini di A.
La cerniera di centrocampo è consolidata, al dinamismo di Brozovic si accompagna la fisicità di Kondogbia. La performance prima della sosta spinge all'ottimismo, il francese sente maggior fiducia ed è quindi in crescita, prova la giocata, limita le esagerazioni. Fuori per squalifica Melo, ormai pronto ad abbracciare la causa del Palmeiras, in arrivo Gagliardini. L'operazione con l'Atalanta è alle battute finali, Zhang può accelerare la conclusione dell'affare. L'unico dubbio alberga sulla trequarti, dove Joao Mario e Banega si contendono una maglia. Diverse prove, scambi di casacca, l'impressione di un ballottaggio tuttora in essere. Due profili diversi, il portoghese garantisce corsa e mobilità, l'argentino qualità ed intuizione. Equilibrio e fantasia, propositi diversi all'alba di una tappa cruciale.
Perisic e Candreva prendono le corsie, mentre Icardi è il terminale ultimo. Attende un'occasione Gabigol, a segno qualche giorno fa. Con Jovetic ormai in direzione Siviglia, il brasiliano spera in una chiamata, una manciata di minuti per lasciare un segno tangibile.