Il modesto cammino europeo dell'Inter si chiude a San Siro. Tornata n.6, a Milano sbarca lo Sparta Praga, per il più classico dei testa-coda. I cechi guidano il raggruppamento e hanno un cuscinetto di sicurezza all'alba della giornata. Prima posizione in cassaforte, l'occasione per conseguire un ulteriore risultato di prestigio. Di tenore differente la situazione dell'Inter, fanalino di coda, fuori da qualsiasi gioco qualificazione. Tre punti all'attivo, quattro lunghezze meno della coppia Hapoel - Southampton.

La sconfitta del San Paolo - tre a zero pesante - acuisce lo stato di crisi, difficile identificare oggi un obiettivo tangibile. La vetta - in A - dista quindici punti, la zona Champions è a undici. Si procede un passo alla volta, con molti dubbi e poche certezze. Anche un'innocua uscita di Coppa può allora assumere rilevanza, perchè fornisce un appiglio per invertire la rotta, offre l'occasione a molti di risalire le gerarchie e a Pioli di sperimentare in vista dei prossimi impegni.

Lo Sparta Praga - come detto - cavalca un'onda positiva che si dipana dall'Europa al campionato. Nel complesso, quattro affermazioni in serie, terza posizione in patria. Caccia aperta al Viktoria Plzen. Esiste, tra Inter e Sparta, un unico precedente, risalente, ovviamente, alla gara d'andata. 3-1 per i padroni di casa a Praga, con Palacio ad illudere l'Inter al minuto 71, prima della definitiva chiusura, cinque minuti dopo, di Holek.

Le probabili formazioni

Inter

Banega, non al meglio, non rientra nella lista dei convocati, con l'argentino anche Miranda, Candreva ed Icardi. Pioli rinuncia ai giocatori di maggior spessore, l'Europa League cede il passo al campionato. A queste assenze, si aggiungono le defezioni dettate dal fair play finanziario: Joao Mario, Kodogbia, Jovetic e Gabigol.

Spazio quindi a diverse novità, partendo dal reparto arretrato. Al vaglio del tecnico la difesa a tre, con Andreolli e Murillo, al rientro, ad affiancare Ranocchia. In mediana, Melo e Gnoukouri, esperienza ed equilibrio il primo, geometrie e idee il secondo. I laterali sono di contenimento, Ansaldi a destra, Santon a sinistra.

Nella batteria offensiva, Palacio svolge il ruolo di vice-Icardi, con Eder e Biabiany ad affondare in corsia.

3-4-3: Carrizo; Andreolli, Ranocchia, Murillo; Ansaldi, Melo, Gnoukouri, Santon, Eder, Palacio, Biabiany

Foto: Inter.it

Sparta Praga

Svoboda presenta un undici di grande solidità. Due giocatori in mediana - Marecak e Holek - pronti a smorzare l'incedere nerazzurro, tre profili sulla trequarti, alle spalle dell'unica punta Lafata. Dockal è il perno, il punto di contatto tra centrocampo e attacco. Tra i pali Koubek, dietro tradizionale linea a quattro.

4-2-3-1: Koubek; Karavajev, Mazuch, Mic.Kadlec, Costa; Marecek, Holek; Julis, Dockal, Cermak; Lafata

Le voci della vigilia

Pioli "Non è sfumato tutto, purtroppo è sfumata l'Europa League, un torneo importante, e la squadra l'anno scorso aveva lavorato per qualificarsi. Non siamo neanche a metà stagione e ci sono tanti punti a disposizione, dobbiamo rincorrere ma abbiamo le potenzialità per vincere tante partite. C'è anche la Coppa Italia,dobbiamo lavorare e credere in noi stessi"

La conferenza completa

Svoboda "Vorremmo partire con la formazione più forte per onorare l'impegno, ma faremo fare anche esperienza ai giocatori più giovani. Domani i nerazzurri anche se non avranno tutti i giocatori più importanti, potranno mettere in campo molta qualità".