Inter surclassata 3-0 dal Napoli al San Paolo nel primo anticipo della 15esima giornata di Serie A e distacco di otto punti dalla zona Champions che rimane invariato, con Milan e Lazio che devono ancora giocare. Per Stefano Pioli c'è ancora molto lavoro da fare: "È un passo indietro, nelle altre partite abbiamo avuto l'approccio giusto e stasera abbiamo sbagliato l'inizio - dice il tecnico nerazzurro nell'intervista post-match a Premium Sport -. Poi abbiamo avuto le occasioni per tornare in partita, ma purtroppo le abbiamo fallite. Siamo alla ricerca di equilibri migliori: dobbiamo cercare di subire meno gol, oggi ne abbiamo subiti due dove la squadra era piazzata, serve più attenzione e determinazione. Stasera abbiamo avuto più difficoltà rispetto alle altre partite dove ho visto più cose positive che negative, poi il Napoli è una squadra che ha giocatori di qualità. Stiamo lavorando sul punto di vista mentale, fisico e tattico."
"Oggi abbiamo perso gli equilibri per l'inizio sbagliato. Poi c'era la volontà di recuperare contro un avversario che è molto abile a ripartire, quindi abbiamo fatto errori nei riposizionamenti. Ma ho trovato atteggiamenti eccezionali per attenzione e disponibilità. Oggi ci siamo disuniti e abbiamo dato l'idea di non essere una squadra unita: colpa dell'approccio iniziale che ci ha fatto perdere fiducia. Ma è un gruppo che lavora bene, unito, consapevole delle difficoltà e che sta facendo di tutto per migliorare. Joao Mario? È un giocatore dinamico e tecnico. Noi siamo alla ricerca di migliori equilibri e mi auguro di trovarli il prima possibile. È evidente che dobbiamo essere più squadra e più determinati, oggi abbiamo preso i primi due gol dove la squadra era piazzata. Possiamo trovare gli equilibri: dovremo lavorare tanto, lo stiamo facendo, perciò dovremo lavorare meglio"
Continua il tecnico dell'Inter: "Qual è il problema? Capire e leggere le partite di sicuro. Questa sera inevitabilmente il nostro problema è stato l’approccio alla gara, cosa che non era mai successo nelle partite in cui ci sono stato io. Andare sotto di due gol così ingenuamente… Nel primo gol penso ci sia un fuorigioco di Callejon. Dopo i primi minuti la partita si è complicata, davanti ad una squadra che nel possesso palla e nelle ripartenze sa dare il meglio. Siamo andati in difficoltà, ma abbiamo avuto le chance per riprenderla nel primo tempo e poi nel secondo con il tiro di Perisic."
"Peccato aver fallito occasioni che in altre occasioni abbiamo sfruttato al meglio. Se credo ancora nei nostri obiettivi? Io sono convinto che l’Inter debba pensare a vincere il più possibile. Oggi c’è stato un evidente passo indietro, nelle altre partite siamo stati più squadra, mentre oggi siamo andati in difficoltà. Abbiamo ancora la possibilità di riprendere certe posizioni, ma in questo momento dobbiamo pensare a lavorare tanto e bene. Problemi di personalità? Vero, una squadra di personalità non va sotto di due gol dopo 5 minuti. Ci aspettavamo una partenza forte del Napoli, l’avevamo preparata, dovevamo esserne preparata. Dopo è diventata difficile, anche se la gara non era chiusa e ci abbiamo provato. Però molto si è deciso in quei 5 minuti. Gli equilibri sono sottili e proprio per questo bisogna leggere bene le partite. Per segnarci gli avversari dovrebbero fare cose eccezionali, mentre lo fanno con grandissima facilità. Al di là del fuorigioco, sul primo gol si poteva coprire meglio su Zielinski. Manca attenzione, determinazione e anche personalità. Rassegnazione? Non penso ci sia stata rassegnazione. Abbiamo provato a reagire, Icardi ha avuto occasioni, Perisic ha tirato fuori di nulla. Non c’è stata rassegnazione, ma per una squadra che vuole trovare fiducia e autostima, andare sotto dopo 5 minuti di due gol è durissima".
"Ma è li che serve uno sforzo, in tutti e tre i gol ci sono errori individuali e di reparto che una squadra con i nostri valori deve assolutamente sviluppare meglio. Di sicuro le nostre caratteristiche sono queste, tocca a me sfruttarle al meglio. Il potenziale c’è, bisogna fare di più. Sulla sponda di Callejon ci sono due dei nostri e invece arriva il loro. Dobbiamo volere il massimo, non ci siamo riusciti nei primi minuti e lo abbiamo pagato a caro prezzo. Non abbiamo tempo da perdere, deve essere da lezione. Kondogbia? Secondo me è adatto a giocare a due più che a tre, la posizione è giusta. E’ giovane ma non più giovane, ha 23-24 anni. Durante la settimana mi da buoni segnali, altrimenti non lo schiererei titolare."
ANDREA RANOCCCHIA : "L’approccio ha inciso decisamente. Difficile riprenderla dopo due gol in 5′, abbiamo avuto occasioni e non le abbiamo sfruttate. C’è da lavorare, E’ durissima -parlando della Champions-, è successo di tutto in questi mesi. Ora la situazione si è stabilizzata, questa sconfitta deve essere opportunità di crescita per migliorare. Prendiamo tanti gol e non possiamo permettercelo”.
"Eravamo costretti a scappare. Dobbiamo trovare equilibrio ed essere più cattivi quando perdiamo palla. Dobbiamo lavorare e pensare alla prossima". Poi termina parlando dei meccanismi difensivi e dei tifosi: "Dobbiamo migliorarli tanto, dobbiamo dare tutto per recuperare il pallone. E’ un passo falso, ma dobbiamo andare avanti. Il gruppo ha qualità e col mister metteremo a posto le cose che non vanno bene”. “I tifosi è giusto che facciano quello che vogliono. Noi dobbiamo accettare la situazione, il campionato è lungo e i conti si fanno alla fine".