Non si accontenta Simone Inzaghi dell'ottima posizione di classifica della sua Lazio e, a sei gare dalla pausa di Natale, rilancia le ambizioni dell'aquila biancoceleste in vista della prima delle gare di questo mini ciclo contro il Genoa. Il fattore Olimpico da far valere, con l'ambizione di mantenere intatta la posizione in classifica e provare a sfruttare eventuali cali delle altre per provare sempre a migliorare. Il tutto dopo il pareggio di Napoli che ha dato nuove certezze ai laziali e dopo la pausa per le Nazionali che ha dato la possibilità al tecnico di lavorare ulteriormente su alcuni aspetti.
"Abbiamo lavorato bene, dopo la sosta le partite sono sempre più toste del solito. Il Genoa è organizzato, gioca un calcio intenso, l'abbiamo preparata bene. Abbiamo avuto qualche giocatore che è arrivato in ritardo per gli impegni delle nazionali. Abbiamo ancora un allenamento per valutare le condizioni" ha detto il tecnico nella classica conferenza stampa pre partita. "Da qui a Natale abbiamo 6 partite toste. Adesso ci siamo focalizzati sul Genoa, dovremo rientrare con una vittoria davanti ai nostri tifosi. Obiettivi? Vorremmo mantenere una posizione in classifica importante, il calendario sarà tosto, è normale che sia così. Ma tutto dipende da noi, dovremo cercare di giocare al meglio tutte le gare a partire dal Genoa. E' una squadra che prende pochi gol, che riparte bene, ha un buon tecnico. Dopo la sosta ci sono partite particolari, ho la fortuna di avere tanti nazionali, dovremo cercare di fare la gara giusta".
Inoltre, un auspicio per migliorare ancora sotto l'aspetto mentale e non solo: "Bisogna avere continuità. Siamo quarti, finora è stato fatto un buon lavoro. Come ho già detto nel calcio è un attimo e può cambiare tutto. Dobbiamo rimanere sul pezzo. Siamo un gruppo giovane, abbiamo margini di miglioramento. Abbiamo avuto tante defezioni, possiamo crescere. Dobbiamo essere sempre attenti e portare avanti tutti i ragazzi della rosa. C'è chi ha giocato 6 partite, chi 12. Ma l'importante è che sia arrivata una risposta del genere da parte di chi ha giocato meno".
Poche le indicazioni, successivamente, riguardo la formazione con il tecnico che si abbottona così: "Tutte le volte cerco di mettere in campo la squadra migliore. Sicuramente Milinkovic è uno di quelli che sta lavorando bene. Si è completato, è diventato un centrocampista moderno, abbina bene le due fasi. E' rientrato bene dalla nazionale, ma fino a domani dovrò valutare. Ieri ho fatto delle prove, oggi ne farò altre, non dovrò sbagliare nulla. Felipe Anderson? Può fare tutti e due i ruoli, dipenderà dalla partita, anche dal Genoa. Ma sia col 3-5-2, che col 3-4-3 e il 4-3-3 deve fare la differenza nella metà campo avversaria. Sono contento, si sacrifica, in qualche momento abbiamo bisogno che si abbassi un po' per darci una mano".
Dal modulo alle richieste per la gara di domani, sotto il punto di vista dell'approccio mentale e tattico: "Chiederò di essere una squadra intensa. Loro giocano uomo contro uomo, sulla rabbia agonistica. Abbiamo preparato il match, ogni calciatore dovrà fare delle prestazioni singole importanti. I nazionali? Abbiamo qualche problemino che valuteremo oggi. Radu ha avuto un po' di febbre, anche Marchetti ha un problemino. Dovremo vedere oggi".
Infine, una battuta riguardo i commenti dei giocatori che hanno ringraziato il tecnico per averli sollevati dalle pressioni esterne: "Ai ragazzi ho parlato fin dal ritiro. C'erano delle pressioni, ma dovevamo cercare di essere liberi con la testa. Con la testa pesante si fa fatica a giocare".