L'Inter volta pagina e lo fa nel segno di Stefano Pioli. L'ex allenatore della Lazio si è presentato oggi ufficialmente in conferenza stampa dopo che nella giornata di ieri ha vissuto la sua vera prima giornata da nuovo allenatore nerazzurro. Argomenti di campo, di classifica, ma non solo, il nuovo allenatore dell'Inter ha parlato a tutto campo di quello che si aspetta dalla sua esperienza in nerazzurro.
Le prime parole di Pioli sono legate alle sue sensazioni iniziali di questi primi giorni e quelli che sono i suoi obiettivi con questa Inter: "Per me è una grande gioia essere qui. So di avere tante responsabilità, ma darò tutto per questi colori. Possiamo ottenere i risultati se tutti riusciranno a mettersi a disposizione. Il talento non basta, dovremo metterci passione. Solo così potremo fare bene, giocando da squadra. Credo che sia necessario un buon calcio, ma ripeto: conterà la passione. Questo chiedo ai miei calciatori, con la voglia di mettere all'angolo l'avversario. I valori tecnici ci sono. Non conta il modulo, ma i principi e l'atteggiamento. Punterò sulla difesa 'a quattro', ma ripeto: dipende molto dall'atteggiamento. Le mie idee sono molto chiare, indipendentemente dal modulo. Ritardo di condizione fisica? Ora è troppo presto per dirlo, cercheremo di capirlo lavorando. Il mio calcio è intenso, gli allenamenti saranno finalizzati proprio a questo. Sarei contento con la Champions League. C'è ancora tempo per farcela. Non voglio illudedere nessuno, ma ci credo. Tutti puntiamo a questo."
Servirà capire al meglio come sfruttare il potenziale di una squadra a cui la qualità non sembra mancare: "Dal 20 novembre avremo tante partite importanti, ci sarà bisogno di tutti. Ognuno avrà una possibilità. Icardi? Intanto sono contento di allenare un giocatore come lui. Dovremo lavorare anche per far segnare gli altri, servirà inserirsi negli spazi. Gabigol? Tutti i giocatori che possono farci vincere troveranno spazio. Gabriel si sta allenando molto bene. Chi davanti alla difesa? Le caratteristiche di un giocatore contano, ma anche la posizione in campo e la mentalità. Vogliamo una manovra fluida e imprevedibile. Banega? Io divido i calciatori in intelligenti e non intelligenti. Lui è sicuramente intelligente, quindi potrà essere molto utile per il nostro gioco." La natura del contratto di Pioli potrebbe indurre ad avere sospetti sul futuro del tecnico, ma è lo stesso allenatore ad allontanare ogni voce: "Non sono preoccupato per il mio futuro. Alleno l'Inter, voglio dare il massimo e pretenderò altrettanto. Dobbiamo e possiamo fare bene. Il contratto non conta, l'importante è il bene dell'Inter. Il nostro ruolo dipende dai risultati, è normale."