L'inizio della pausa per le sfide delle Nazionali è coinciso con l'annuncio da parte della Fiorentina dell'infortunio riportato da Nicola Kalinic a seguito della partita con la Sampdoria: lesione muscolare di primo grado del bicipite femorale sinistro il responso, non di gravissima entità, ma che lo terrà lontano dal campo almeno fino al rientro dalla pausa.
I sostituti - Visti i tempi di recupero incerti, Paulo Sousa avrà diversi problemi a trovare un sostituto: da una parte c'è chi non dà garanzie (Babacar), dall'altra c'è chi sembra che non sia visto di buon occhio dal portoghese (Zarate); tutti e due rappresentano ad oggi un mistero ma, chi giocherà, avrà una possibilità importante per mostrarsi al tecnico ex Basilea e, in caso di una buona prestazione, avrà la possibilità di vedere il proprio minutaggio lievitare, oltre ad ottenere una rinnovata considerazione da parte dell'allenatore lusitano.
Molto probabilmente la fiducia di Paulo Sousa sarà riposta nell'attaccante senegalese che, anche se è discontinuo anche all'interno delle stesse sfide, ha già segnato 5 goal nei 560 minuti giocati fra campionato ed Europa League, a differenza di Zarate che ad eccezione della doppietta nella goleada contro il Qarabag, non segna dalla partita contro l'Udinese del 20 aprile scorso.
Il bomber croato della Fiorentina è una perdita non da poco per la squadra, per l'importanza che riveste in fase di sviluppo della manovra ed ovviamente in quella di finalizzazione: Kalinic è andato in gol in tutte le partite di Europa League, ma ha marcato il tabellino una volta in meno in campionato rispetto allo scorso anno, il che sottolinea una tendenza negativa che si riflette su tutta la squadra che ha quattro punti in meno rispetto al precedente campionato.
Le lacune oggettive potrebbero nascondere una differente tendenza, ovvero la volontà di Sousa di provare ad essere maggiormente incisivo durante tutta la stagione, in contrapposizione alla scorsa annata nella quale nel girone di ritorno i gigliati ottenero solo 26 punti, la metà di quelli ottenuti dalla Juventus che vinse il campionato e soli due in più rispetto al Carpi che culminò la stagione con la retrocessione in Serie B.