Atalanta e Torino sono le due sorprese di questi primi tre mesi di Serie A ed Emiliano Mondonico ha avuto il piacere non solo di poterle allenare, ma anche di portarle in Europa, raggiungendo con i granata una storica finale di Coppa Uefa, poi persa contro l'Ajax.
I nerazzurri guidati da Gasperini stanno sorprendendo tutti e, dopo un avvio stentato, ora sono quarti in classifica a pari punti con la Lazio e davanti al Napoli. Secondo il Mondo la chiave è stato il cambio d'atteggiamento in campo fatto dal Gasp: “ha capito che era a Bergamo, una piazza molto difficile e che doveva scegliere un calcio provinciale e meno spregiudicato, quindi evitando di schierare tre uomini offensivi e puntando sui giovani”. Il mix atalantino, fatto di “giovani adulti” e “adulti giovani” è quello che contraddistingue la squadra bergamasca, Mondonico lo sa e tra tutti ha scovato due esempi che rappresentano alla perfezione le categorie: Caldara e Kurtic. “Caldara: ero ospite con lui in una trasmissione tv – racconta Mondonico - ho capito la sua maturità quando mi ha spiegato tutti i movimenti della difesa a 3. Un ragazzo non banale, lontano dal modello del bamboccione italiano che piace tanto all’estero”, mentre “Kurtic ha entusiasmo e voglia di imparare”, qualità non facili da trovare in giocatori esperti.
Il condottiero del Toro è invece Sinisa Mihajlovic che, dopo la brutta esperienza al Milan, si sta rilanciando con i colori granata. “Mihajlovic si sta dimostrando perfetto, è uno da Toro”, dice Mondonico, che nel serbo un po' si rivede anche se “lui è ancora più esuberante, uno che esplode sempre e ogni tanto è calmo”. L'uomo immagine di questo Torino è anche Andrea Belotti, cresciuto nell'Albinoleffe allenato proprio da Mondonico che racconta alla Gazzetta qualche retroscena: “I dirigenti mi parlavano benissimo di quel ragazzo che giocava negli Allievi. Si diceva che era destinato a un grande futuro, che era bravo con i piedi e non mollava mai. E’ l’attaccante ideale per il Toro. Mi ricorda Vialli quando era alla Cremonese”.
Per l'ex tecnico però, entrambe non hanno molte possibilità di centrare l'Europa perchè “Ci sono squadre molto attrezzate, soprattutto la Fiorentina che deve decidere cosa fare da grande. All'Atalanta in Europa do il 15 per cento di possibilità, un po' di più al Torino, il 25 per cento”.