Caos più totale a Milano. L'intervento di Suning rallenta l'approdo di Pioli sulla panchina, il gruppo cinese richiede un profilo più internazionale alla guida dei nerazzurri, con Kia Joorabchian, procuratore in ottimi rapporti con Zhang, che propone Guus Hiddink, nelle ultime ore più di una semplice suggestione.

Tra i candidati non vi è solo Hiddink. In corsa anche Marcelino, Villas Boas e Vitor Pereira, quello che però traspare da questa vicenda è la scissione all'interno della società, con Ausilio, Gardini, Zanetti - e lo spogliatoio - dalla parte dell'ex tecnico della lazio, e la cordata cinese alla ricerca invece di un nome più blasonato e con maggiore esperienza fuori dai confini dello stivale.

Non una rosea situazione per i nerazzurri che, a poche ore dall'incontro che vale il dentro o fuori dall'Europa League, si ritrovano con il rischio di rimanere con la panchina vacante addirittura fino a martedi. Bisogna anche capire le intenzioni della società, la ricerca conduce ad un allenatore pronto ad iniziare un nuovo progetto o a un semplice traghettatore? In quest'ultimo caso Hiddink è il candidato migliore, un vero e proprio Caronte del calcio? Ma bisogna fare attenzione a non ripetere l'errore commesso con De Boer e mettere in panchina un altro allenatore sì internazionale, ma con poca o nessuna esperienza nel calcio italiano, non a caso Ausilio e soci non vogliono rischiare, e mirano un allenatore di lungo corso in serie A.

La diatriba non giova di certo all'Inter, che si dimostra tutt'altro che solida a livello dirigenziale, anzi fa emergere una forte incomprensione ai piani alti.