Il campionato e sta per tornare e in casa Inter è giorno di vigilia, domani infatti a San Siro scenderà in campo contro il Cagliari.
Questa la conferenza stampa del tecnico De Boer.
Giocare in casa non si è sempre rivelato un aiuto per i neroazzurri: "Dobbiamo migliorare, noi vorremmo vincere sempre e contro chiunque. Contro squadre come la Juventus la partita è ovviamente più aperta, mentre contro squadre più piccole gli spazi sono inferiori. Non ci sono tanti margni ed è difficile per noi, ma è importante per noi avere pazienza. Non sempre serve segnare subito e per primi. L'approccio? Abbiamo analizzato tutto con lo staff, dobbiamo capire che dobbiamo iniziare al meglio evitando di giocare solamente dopo 20'. Quando riusciremo a non avere pause faremo dei passi avanti".
Restando in tema di mentalità, De Boer spiega: "Non dobbiamo perdere la palla in modo ingenuo, soprattutto in zone pericolose del campo. Sono certamente errori da evitare. Roma e Napoli hanno il proprio stile di gioco e non lo cambiano. Non abbiamo cambiato nemmeno contro la Juventus, perché dovremmo fare delle modifiche contro le altre? Prendere pochi gol? Sì, certo, ma conta anche la compattezza. A volte non è stato facile per noi riuscirci, per una questione di distanza tra i reparti. Ho parlato molto con i miei giocatori, anche dopo la gara di Roma. Contro i giallorossi abbiamo subito un gol nato da un'occasione che, inizialmente, non era pericolosa. Dobbiamo vincere i duelli e stare corti, compatti".
Si passa poi a parlare di giocatori: "Perisic e Icardi? Per me non è un problema se i giocatori stanno bene, possono giocare sempre. Quando ero un calciatore non avevo problemi a giocare con frequenza, dipende dalla condizione. Se stanno bene, certo, giocheranno. Gabigol? Sta bene e sarà convocato. Quando si arriva da un altro Paese c'è bisogno di adattarsi, ma sta lavorando benissimo. Tatticamente deve ancora migliorare, ma è normale. Giocava in modo diverso in Brasile. Medel difensore? In questo ruolo ha sempre giocato molto bene con la Nazionale, dimostrando il proprio valore. E per me è sicuramente un'opzione. Già domani? Sì, perché no?".
Infine, spazio anche alla formazione: "Non è questo l'aspetto più importante, sono altri i dettagli che fanno la differenza. Ci sono tante idee ed è possibile, certo, ma sono contento di quello che stiamo facendo in attacco. Ma dobbiamo cambiare, come detto prima, nella seconda fase".