Nenad Tomovic è ormai da diverse stagioni a Firenze, eppure sembra che ancora non sia riuscito ad entrare completamente nelle grazie di tutta la tifoseria viola. In un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport il difensore di Paulo Sousa parla di questo malessere, ma assicura allo stesso tempo di non voler lasciare i colori viola della Fiorentina.
Così Tomovic sulle critiche di cui spesso è oggetto da parte dei tifosi: "Se andiamo male o prendiamo gol, per qualcuno è solo colpa mia. All’inizio ero dispiaciuto, leggevo dei commenti su internet o sui social e ci stavo male. Mi chiedevo come potessero dire certe cose di un giocatore che lotta per la loro squadra: alcuni calciatori con un carattere diverso dal mio magari avrebbero mollato chiedendo la cessione. Non io. Lotto per questi colori e non ho mai pensato di abbandonarli. Chi mi fischia o mi insulta magari non vede nemmeno. Abito in centro e la gente quando mi incontra prova sempre ad incitarmi. Mi dicono tutti cose carine. E poi penso: se dirigenti come Pradè o Corvino mi stimano o allenatori come Sousa, Montella e Mihajlovic mi fanno sempre giocare, ci sarà un motivo. O sono tutti matti?"
Un po' più "matta", nel senso di spettacolare, sarebbe potuto esserlo anche la Fiorentina, ma l'avvio di stagione è stato piuttosto piatto: "Abbiamo abituato tutti bene, logico si alzino le aspettative. Dobbiamo solo migliorare negli ultimi venti metri, osare di più, e provare a segnare con tanti uomini. Cosa ci può sbloccare? Una vittoria di larga misura, tipo quella con il Qarabag. Vincere e segnare tanto può essere la svolta e ci proveremo fin dalla sfida di domenica contro l’Atalanta. Anche perchè la concorrenza aumenta: Sassuolo e Torino stanno lavorando benissimo." In chiusura Tomovic ribadisce che il suo futuro è a Firenze e alla Fiorentina: "Leggendo i giornali in estate pensavo di essere già stato ceduto...In realtà c’è stata solo una chiacchierata con il mio procuratore: ho rinnovato da poco fino al 2020, vedo solo viola."