Cinque reti al Qarabag per risvegliare la fame nel reparto d'attacco Viola: due volte Babacar, due volte Zarate ed una Kalinic. La partita che attende la Fiorentina domani sarà di tutt'altra pasta: i granata di Sinisa Mihajlovic sono reduci dalla prestigiosa vittoria con la Roma e vogliono dimostrare di poter compiere di un altro scalpo a stretto giro di posta. Paulo Sousa mantiene alta la guardia, indicando i pregi strutturali ed organizzativi della società di Urbano Cairo.
"Sono sempre stato chiaro con la squadra. Il Torino è costruito bene e ha molta qualità. Sono convinto che se la giocheranno fino alla fine per l’Europa e Mihajlovic è il coach perfetto per la società e per la piazza" sottolinea il tecnico lusitano. Poi, avverte su quale sia il più grande pericolo nella partita dell'Olimpico: "Il nostro calcio è propositivo, vogliamo controllare il gioco cercando di essere efficaci e di creare molte palle goal. Quando abbiamo la sfera sappiamo che il contropiede è l'arma più pericolosa dei nostri avversari. Domani dobbiamo stare attenti soprattutto a questo".
Impossibile non citare Andrea Belotti tra gli elementi più insidiosi nella rosa del Toro ma Sousa indica tutto l'insieme temibile: "Certo, Belotti è un ottimo giocatore e lo sta dimostrando, ma tutta la squadra è ben disposta per far male. Molti calciatori possono fare la differenza. Dobbiamo necessariamente stare attenti alle loro transizioni, anche perché il loro reparto offensivo è tra i migliori di tutto il campionato. Dobbiamo creare ed essere cinici. Rispetto all’anno scorso sarà una gara diversa ma dobbiamo restare concentrati dal primo all’ultimo minuto".
Oltre ai pensieri generali su avversario e tipologia di approccio alla partita, l'allenatore si sofferma anche su nomi specifici come Mauro Zarate: "Mi ha dimostrato di potersi mantenere ad alti livelli, ad alta intensità e noi cerchiamo di fargli trovare la continuità giusta. Può sicuramente fare la differenza". L'argentino come sostituto di Josip Ilicic? "Il futuro in quel ruolo si chiama Ianis Hagi. E' il rincalzo perfetto, sottovalutato da tutti, speriamo di vederlo in campo presto". Da Zarate a Federico Bernardeschi il discorso cambia poco: "Mi sono esposto per lui ed è stato importante farlo. Può migliorare tanto, lo aiutiamo a crescere sotto ogni aspetto. La sua migliore performance può arrivare attraverso un’interpretazione del gioco molto chiara. Certi giocatori tante volte devono anche allenarsi, non solo giocare, ma la nostra situazione è questa e siamo abituati. Dobbiamo lavorare in una determinata maniera e ci concentriamo su noi stessi, rispettando sempre i nostri avversari".
Chiosa finale anche su due nuovi volti per la Fiorentina 2016/17: Carlos Salcedo e Carlos Sanchez: "Salcedo ha grandi doti nell'impostazione bassa, sia a destra, sia a sinistra. Ciò aiuta non poco il nostro gioco, dato che amiamo far partire l'azione dalla difesa". Per quanto riguarda il colombiano, Sousa lo evidenzia come equilibratore indispensabile: "Sanchez ci dà molto sotto l'aspetto della forza fisica, del gioco aereo e sulle palle inattive. E' essenziale anche per poter provare qualcosa di diverso in avanti, magari giocheremo spesso a due punte quando il reparto di mezzo sarà al top".