L'avvicinamento della Fiorentina alla seconda giornata di Europa League non è certo dei più esaltanti: gol che non arrivano (soltanto 5 in sei partite), infermeria piena, tante assenze, troppi pareggi (3 su 6 incontri, senza contare quello "provvisorio" della partita col Genoa), buon gioco solo ad intermittenza e testa della classifica che si allontana sempre di più. La soluzione Paulo Sousa potrebbe averla trovata in Khouma El Babacar, 23 anni, attaccante che fino ad un mese fa sembrava non rientrare nei piani del tecnico e della società, ed era ormai destinato a cambiare aria.
Nel giro di un mese la situazione si è rovesciata e il senegalese si è ritrovato ad essere un'importante alternativa di un reparto d'attacco in seria crisi realizzativa: il gol di tacco contro l'Udinese e la prestazione offerta nell'arco dei 90 minuti non soltanto sono risultate importantissime nell'economia di una partita che la viola ha seriamente rischiato di perdere, ma hanno anche dimostrato come il ragazzo abbia capito le indicazioni e le volontà del tecnico: più pressione sui difensori avversari e maggior concentrazione durante la partita e nei movimenti senza palla.
La sfida contro il Qarabag nasconde delle insidie che il numero 30, ormai titolare in Europa League al posto di Kalinic, sarà impegnato a scoprire e risolvere. Il ragazzo ha dimostrato volontà e propensione al sacrificio durante gli allenamenti, si è integrato nel sistema di gioco del tecnico portoghese e ha ritrovato il gol che mancava da tempo. Inoltre il gol contro l'Udinese era stato preceduto da un ottima prestazione contro il Salonicco, al fianco di Kalinic e con Ilicic dietro. Il ragazzo si era impegnato, aveva fatto movimento e creato, pur sprecando qualche palla gol. Sarà però necessario un altro step per salire ancora più in alto nelle gerarchie viola: Babacar dovrà essere più continuo, e non potrà più permettersi gli alti e bassi che troppo spesso hanno caratterizzato la sua (giovane) carriera. A 23 anni è arrivato il momento di acquisire una certa maturità sportiva, che permetterà una maggiore continuità di rendimento, e soprattutto ci sarà bisogno di aggiornare definitivamente la media gol (seppur già buona), contando sul fatto che l'Europa League è da sempre una competizione che lo esalta: 4 gol in 10 partite nelle precedenti due edizioni del torneo, praticamente un terzo dei gol con la maglia della Fiorentina è stato messo a segno in questa competizione.
Il senegalese sarà quindi la punta di diamante di una formazione abbastanza rivoluzionata: davanti a Tatarusanu non ci sarà Gonzalo Rodriguez, a causa del problema ai flessori della coscia destra accusato contro il Milan. Gli esami hanno escluso lesioni, ma servirà comunque un po' di tempo per rimettere in sesto il capitano viola: in difesa dovrebbe giocare Salcedo, che sembra essersi ben inserito nel gruppo. Difesa priva anche di Astori per un problema al soleo, insieme al difensore messicano dovrebbero giocare Tomovic e De Maio. Davanti potrebbe non esserci Zarate a far coppia con Babacar, l'argentino sta vivendo un momento personale difficile a causa del tumore della moglie e non sembra abbastanza sereno da poter dare il suo contributo alla causa, in caso di assenza del numero 7 viola pronto Ilicic.