MIGLIORI
TORINO: tre incornate alla Roma per rinascere. Il Toro di Mihajlovic vive una domenica da protagonista, affondando una brutta Roma sotto i colpi del suo tridente: ancora orfano di Ljajic, ci pensano il Gallo Belotti (5°gol stagionale al rientro dall’infortunio) e la doppietta dell’ex avvelenato Iago Falque. La stagione granata può finalmente cominciare.
LE 100 MERAVIGLIE DI HAMSIK: leader, trascinatore e goleador. Fanno 100 in maglia azzurra per Marekiaro, 5° marcatore all time dei partenopei per uno che di mestiere fa il centrocampista. Chapeau.
SASSUOLO: ancora tu, ma non dovevamo non vederci piu? Cantava Battisti nel ’76. E’ il Sassuolo la conferma di questa giornata, archiviando la pratica Udinese grazie al 7° gol di Defrel e con il piglio (e la fortuna) che compete alle grandi squadre. Senza i 3 punti persi per l’affaire Ragusa sarebbe 3° posto solitario. What else?
LA VOLEE DI PERISIC: primo tentativo utile a prendere la mira: fuori. Secondo tentativo: piattone sinistro volante e palla in buca d'angolo per il pareggio nerazzurro. Oltre alle consuete sgroppate sulla fascia, i duelli vinti e i cross scodellati, domenica Ivan Perisic ha tirato fuori dal cilindro questo capolavoro utile a suonare la carica per l'Inter. Capolavoro.
IL CHOLITO: controllo in corsa, sinistro chirurgico sul primo palo ed esultanza tutta grinta: questo il biglietto da visita del Cholito - all’anagrafe Giovanni Pablo Simeone Bladini – alla nostra Serie A. Seconda presenza, prima da titolare, primo gol. Doveva non far rimpiangere Pavoletti, per ora ci è riuscito nonostante il Genoa si sia fermato sull’ 1-1. Orgoglio di papà.
PEGGIORI:
LA ROMA: involuta, presuntuosa e fragile. Irriconoscibile la squadra di Spalletti che rimedia una figuraccia col Torino uscendo ridimensionata dalle ultime due settimane di campionato, nonostante la roboante vittoria col Crotone. Problema di testa, tecnico o di spogliatoio?
L’ARBITRAGGIO DI GENOVA: pessima gestione dei cartellini, nervosismo generale, isterismo e una grossa topica sulla parata sulla linea da parte di Fornasier, non vista e non sanzionata. Irrati e i suoi assistenti ci hanno capito obiettivamente poco nella partita di Genova. Così non va.
DICHIARAZIONI DI PREZIOSI: L'altra faccia della medaglia. "Quello è un matto. Posso comprendere un errore, non una cosa sistematica così". Capiamo la delusione, l'amaro in bocca per il pareggio subito a 5' dal termine, alcuni minuti dopo la seconda espulsione, ma lo sfogo del presidente del Genoa ci è parso francamente fuoriluogo. Gli errori esistono e fanno parte del gioco, se gli animi sono già così caldi dopo 6 giornate figuriamoci più avanti.
KONDOGBIA: uno dei gioielli del mercato 2015 dell'Inter sembra proprio non riuscir a trovare la retta via. Male l'anno scorso, si sperava che quest'anno riuscisse a convincere l'ambiente della bontà dell'investimento. Alla seconda di fila da titolare, invece, perde un pallone sanguinoso sul gol del vantaggio del Bologna e pare perso e spaesato. Sostiuito e bocciato dopo 28'.
LA PAERA DI VIVIANO: a 3' dal termine della sfida, quando la Samp stava portando a casa un prezioso punto sul campo di un buon Cagliari, Viviano si avventura in una malaugurata uscita per spazzare via il pallone. Risultato: palla ciccata malamente e un'autostrada aperta a Melchiorri per il più facile dei gol a porta sguarnita. Bollino rosso.