Dopo il pareggio di Udine, è tempo di riscatto per la Fiorentina di Paulo Sousa, ferma a quota sette punti in classifica, ma ancora con un match da recuperare. Nel posticipo della domenica, il Franchi si illumina per l'arrivo del Milan degli ex, Riccadro Montolivo e soprattutto Vincenzo Montella

L'Aeroplanino ha creato una filosofia di gioco ben chiara nei suoi anni sotto la Fiesole, plasmando calciatori e modulo di gioco a seconda di quelle che erano le sue idee di gioco. Tra i tanti calciatori avuti in Viola, di certo uno è quello che ne rispecchia più di tutti il calcio chiesto da Montella, Borja Valero. Al contrario dell'allenatore campano, lo spagnolo è rimasto in toscana diventando un'autentica bandiera del club. 
Le sue geometrie, la sua classe e una leadership sempre più evidente, hanno fatto di Borja un punto di appoggio anche nel gioco di Sousa. Nemmeno le avances di Roma e Milan durante l'estate, hanno fatto traballare il centrocampista ex Villarreal, deciso a restare nella sua Firenze fino alla fine della carriera. 

A dichiarare amore eterno verso la città toscana, è stato proprio il centrocampista spagnolo, intervistato dalla Gazzetta dello Sport alla vigilia della sfida con il Milan: "Da Firenze non mi muovo", esclama sicuro Valero. "In estate ho letto di un interesse del Milan e anche della Roma. Voci che fanno piacere. Vuol dire che ho fatto qualcosa di buono. Ma al mio procuratore avevo detto che il primo pensiero era quello di restare a Firenze. Quella era la mia volontà e così è stato. Rinnovo? Vorrei chiudere la carriera in maglia viola. Ci sarà tempo per parlarne. Ma sarei felice se finisse così".

Questa volta, affrontare il Milan avrà un sapore diverso. Dall'altra parte infatti, ci sarà Vincenzo Montella e Borja Valero non resta indifferente di fronte al suo ex allenatore: "Vincenzo ama un calcio fatto di qualità e di voglia di attaccare. Idee che ti conquistano. Come si batte il Milan? Con le armi che abbiamo usato anche l’anno scorso. Mettendo in campo la loro stessa qualità e più grinta. Questo è un Milan spietato. Se gli regali un’occasione da gol ti giustizia. Bacca? Tira e la butta dentro. E’ il suo mestiere. Era così anche al Siviglia. Del resto, il Milan lo ha pagato caro per portarlo in Italia. Ma i rossoneri non sono solo Bacca. Mi piace molto Niang. Ha fatto le sue esperienze ed è tornato a Milano al momento giusto. E Donnarumma è un vero talento. In più c’è Montella. Da quando è arrivato lui il Milan ha un’energia diversa. Alla fine i giocatori sono quelli dello scorso anno".

Borja in azione. Fonte foto: Getty Images Europe.
Borja in azione. Fonte foto: Getty Images Europe.

Per quel che riguarda la lotta allo scudetto, nonostante le sole cinque partite giocate, Borja Valero ha già le idee chiare:  "La Juventus che era già fortissima ha acquistato i migliori giocatori del Napoli e della Roma, le altre due grandi del campionato. Quindi, sulla carta il pronostico è scontato. Ma il calcio non è matematica. E allora attenti a Napoli e Roma. E anche all’Inter"
E l'obiettivo della Viola? Borja Non si sbilancia, forse per scaramanzia, forse perché è davvero complicato inquadrare na stagione in appena cinque match: "Vorrei rivedere in campo la Fiorentina dei primi cinque mesi dello scorso campionato. Nessuno ci dava un soldo e siamo arrivati in zona Champions League. Poi, siamo crollati in maniera strana. Ripartiamo da quell’idea calcistica senza porci né obiettivi, né limiti. Il sogno è restare in Europa e vincere una Coppa. Lo meritano i Della Valle"
In chiusura, lo spagnolo spende anche una battuta sul suo attuale allenatore, Paulo Sousa: "E' molto carico. Ha una marcia in più. Una fame che sta trasmettendo alla squadra"