Seconda parte dei Derby d'Italia più emozionanti. Ci siamo lasciati con i ricordi dei due match del 2002 e del 2003 tra gol, esultanze e rivincite. Ora facciamo un balzo in avanti di 5 anni e catapultiamoci nella stagione 2008-2009. Sulla panchina neroazzurra arrivò un tecnico di Setubal, che ci mise poco ad entrare nei cuori dei tifosi neroazzurri, era Josè Mourinho ovvero lo Special One. Perchè lo tiriamo in ballo? Perchè i prossimi due Derby che rivivremo, come anticipato precedentemente, saranno quelli con il mago di Setubal in panchina. Iniziamo.
22 novembre 2008 - Inter-Juventus 1-0 (27' st Muntari)
80 mila spettatori, Stadio Meazza esaurito per il primo Derby d'Italia di Josè Mourinho. Ad affrontarsi due squadre in un buon periodo di forma: sette vittorie consecutive per la squadra di Ranieri (24 punti) e altrettanto filotto per la compagine neroazzurra (27 punti).
Se Ranieri decide di affidarsi al collaudato 11 con Marchionni al posto di Camoranesi, Mourinho come il suo solito mischia nuovamente le carte facendo partire dal 1' minuto Adriano al fianco di Ibrahimovic e spedendo Mario Balotelli in tribuna. Panchina anche per Vieira.
La partita ha inizio con subito una tegola per i bianconeri che sono costretti a sostituire l'infortunato Tiago con Marchisio al minuto 3'. L'Inter inanto cerca di far valere il proprio gioco,il quale consiste in lanci lunghi dalle retrovie per la boa Ibrahimovic o per Adriano. La Juve intuisce le trame e decide di alzare molto la linea difensiva, così da poter utilizzare la trappola del fuorigioco.
Tanta intensità, ma poco spettacolo. Prima Stankovic, poi Ibra non riescono a centrare lo specchio. La Vecchia Signora cerca di rispondere con un tiro da fuori di Marchisio deviato da Julio Cesar e con le incursioni di Marchionni, è l'Inter però a chiudere avanti con una bella conclusione da fuori di Muntari deviata da Manninger.
Scossa da Ranieri nella ripresa, la Juventus cerca di prendere coraggio, ma l'Inter non demorde e continua ad arginare bene, sfruttando le ripartenze. Proprio quando i bianconeri sembrano aver trovato la giusta quadratura per mettere in difficoltà gli uomini di Mourinho ecco che questi rispondono prontamente. Tiro da fuori di Zlatan Ibrahimovic al 27' st, sporcato finisce sui piedi di Muntari che appoggia in rete per l'1-0 interista.
I bianconeri come da copione non demordono e cercano la pronta reazione, ma gli ingressi decisi di Burdisso e Vieira creano un muro davanti a Julio Cesar chiamto solo all'ultimo a disinnescare un colpo di testa insidioso di Alex Del Piero. (Fonte: calcioblog.it) Vittoria di misura per l'Inter che porterà i neroazzurri a consolidare la prima posizione in classifica distanziando così la Juventus di 6 punti.
16 aprile 2010 - Inter-Juventus 2-0 (75' st Maicon, 90+3' Eto'o)
Mourinho contro Zaccheroni, Milito contro Del Piero, Julio Cesar contro Buffon anche questo è Derby d'Italia. Stadio Meazza per l'ennesima volta esaurito, Inter che continua la risncorsa alla Roma e Juventus che spera di accorciare il divario.
Mourinho un po' a sorpresa tiene fuori Stankovic ed inserisce Pandev al posto di Balotelli dal 1' minuto. Zaccheroni s'affida a Iaquinta in coppia con Del Piero (panchina per Amauri) e a Cannavaro in coppia con Chiellini nel reparto arretrato.
Parte subito forte la Juventus con Marchisio e Del Piero che impegno ripetutamente, nel giro di pochi minuti, l'estremo difensore brasiliano bravo a respingere. I bianconeri continuo ad attaccare e l'Inter fatica a rispondere prontamente.
Ci prova all'11 pt con Snejider su punizione, ma la palla esce di poco sulla traversa e poi con Thiago Motta, ma Buffon è vigile e rimanda in corner.
Mourinho urla ai suoi che provano ad aumentare i giri e a cambiare marcia: in rapida sucessione arrivano le opportunità per Milito, Eto'o e Snejider ma non c'è nulla da fare, Buffon è pronto. Prima della fine del primo tempo Sissoko, già ammonito, entra in modo irregolare su Zanetti e l'arbitro lo espelle. La Juventus giocherà l'intera ripresa in inferiorità numerica, così Zac decide di inserire Poulsen per Del Piero. Mourinho capito l'andazzo decide di togliere Motta ed inserire Stankovic.
Riparte forte l'Inter che al 54' st va vicinissima al vantaggio con Samuel Eto'o che a tu per tu con Buffon spara alle stelle, nel boato di San Siro. Lo Special One decide quindi di giocarsi la carta SuperMario al posto di un esausto Pandev. Milito sfiora il vantaggio, ma è la Juventus a rendersi pericolosa quando su un corner di Diego, Cannavaro svetta sopra tutti, ma inzucca tra le braccia di Julio Cesar.
Da qui in avanti è un assolo neroazzurro, con la porta di Buffon presa d'assalto prima con Milito, poi con Snejider e Stankovic. Sembra il preludio al gol, che si materializza al 75' st. Maicon Douglas Sisenando, estrae il coniglio dal cilindro.
Il brasiliano arpiona una respinta della retroguardia bianconera, scavalca Amauri con un simil-sombrero, la controlla con la coscia destra ed al volo scaglia un esterno destro all'incrocio dei pali su cui Buffon non può farci nulla. 1-0 Inter.
I neroazzurri vogliono chiuderla e 5' minuti più tardi ci vanno vicino con Balotelli che con una magnifica punizione centra la traversa. La Juventus cerca di provarci fino alla fine, ma l'inferiorità numerica si fa sentire e lo sbilanciamento in attacco viene punito nei minuti di recupero dal Re Leone Eto'o che corregge in rete un tiro così così di Muntari. (Fonte: sportlive.it) L'Inter vince per 2-0, una partita combattuta, con molte occasioni da rete. I bianconeri non hanno sfigurato, ma alla lunga la mancanza di un uomo si è fatta sentire. Gol capolavoro di Maicon che fa esplodere San Siro-Mourinho e riporta la Beneamata in vetta alla classifica in attesa del derby Roma-Lazio.
3 novembre 2012 - Juventus-Inter 1-3 (1' pt Vidal, 58' st Milito (rig.), 74' st Milito, 89' st Palacio)
Si cambia palcoscenico, siamo allo Juventus Stadium di Torino dove la Juventus non perde da 49 match. La capolista ospita l'Inter di Stramaccioni, che sembra non essere intimorita dall'avversario. Infatti il tecnico romano decide di sfidare la retroguardia bianconera, nell'uno contro uno, con il tridente composto da Cassano-Milito-Palacio.
Alessio (che sostituisce Conte) decide di far partire dal 1' minuto l'acciaccato Vucinic affiancato da Giovinco.
A partire forte è subito la Juventus che dopo soli 18'' trova il vantaggio con la rete di Vidal su assist di Asamoah, che però all'inizio dell'azione era in posizione di netto fuorigioco.
L'Inter fatica a reagire, facendo notare di aver accusato il colpo, e rischia di sprofondare poco dopo ma Handanovic è bravo a disinnescare Marchisio per ben 2 volte consecutive. Dopo questi due spaventi in rapida successione, i neroazzuri tenatano di farsi vedere in avanti, ma la rete di Palacio viene anullata per fuorigioco. Ci prova anche Cassano verso il finire della prima frazione, ma è un nulla di fatto.
Chiude in avanti la Vecchia Signora, con Vidal che non sfrutta uno svarione di Walter Samuel.
Nella ripresa Alessio lascia negli spogliatoi Mirko Vucinic, al suo posto inserisce Bendtner. Anche Lichtsteiner viene tolto per far posto a Caceres. Grazie anche a questi cambi che non garantiscono la stessa profondità dei due titolari, l'Inter rimette la testa avanti e lo fa grazie al suo eterno Principe Milito. Al 58' dopo una trattenuta in area di Marchisio, l'argentino si presenta dal dischetto davanti a Buffon e con la solita freddezza lo spiazza regalando l'1-1 ai neroazzurri.
Strama decide dunque di effettuare una sostituzione togliendo Cassano ed inserendo Guarin. Il colombiano entra subito nel clima del match e su un ripartenza bianconera alla ricerca del gol del vantaggio, ruba il pallone e scatta in avanti. Arrivato ai 25 mt lascia partire una sassata che Buffon non trattiene e devia al lato, dove come un rapace d'area arriva ancora Milito per il gol del sorpasso. Estasi neroazzurra allo Stadium e partita rovesciata.
La Juve tenta il tutto per tutto, esce Caceres ed entra Fabio Quagliarella. Stramaccioni di conseguenza si copre e sostituisce Milito con Mudingayi. Però i bianconeri oltre a due conclusioni al veleno di Pirlo e dell'ultimo entrato Quagliarella sventate da Handanovic, non trova la via del gol. Quest'ultima viene trovata ancora una volta dall'Inter, che dopo aver rifiatato, parte con Nagatomo che trova libero al centro El Trenza Palacio che non fa altro che insaccare la sfera in rete per il definitivo 1-3.
L'Inter espugna così lo Juventus Stadium con una prova magistrale, preparata al meglio tatticamente da Stramaccioni. I bianconeri dopo 49 match interni vittoriosi subiscono un brusco stop.
Ora attendiamo il match di domenica sera, ore 18 allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano per poter aggiungere un altro tassello al cammino dei Derby d'Italia.