Dopo la sofferta ma importantissima vittoria contro il Pescara, l'Inter si prepara alla prima di Europa League contro l'Hapoel Be'er Sheva, impegno sulla carta agevole ma che potrebbe riservare inaspettate insidie per un collettivo ancora alla ricerca di se stesso. Durante i turni di qualificazione, infatti, gli israeliani hanno accarezzato il sogno di giocare la Champions, superando l'Olympiakos ma perdendo nella doppia sfida contro il Celtic. Ora il palcoscenico internazionale è quello della vecchia coppa UEFA, panorama ugualmente importante per un gruppo combattivo ed importante sotto il profilo offensivo.
Stando alle prime indiscrezioni che giungono da Milano, Frank de Boer dovrebbe optare ancora una volta per il 4-2-3-1, modulo che ad oggi meglio si cuce addosso alle singole individualità nerazzurre. Con Handanovic in porta, la difesa a quattro dovrebbe essere composta da D'Ambrosio, Miranda, Murillo e Nagatomo, anche se non c'è da escludere la riconferma di Santon. Grandi manovre, invece, a centrocampo: con Joao Mario e Kondogbia non utilizzabili, pronti a giocarsi le proprie carte Felipe Melo e Marcelo Brozovic, talento croato che potrebbe dare una grossa mano anche in fase di impostazione, peccando leggermente in quella difensiva rispetto al brasiliano.
In attacco invece, in caso di panchina per Maurito Icardi, possibile chance dal 1' per Eder, mentre Palacio e Biabiany già scalpitano per togliere la titolarità, almeno per una gara, a Perisic e Candreva. Tante scelte, dunque, per l'allenatore ex Ajax, ancora lontano dalla quadratura del cerchio ma comunque capace di dare un'identità che all'Inter mancava da tempo. Esordire positivamente in Europa League, dunque, potrebbe mettere già in discesa un girone non insuperabile ma da affrontare, comunque, con concentrazione.