Non sono parole dolci quelle che Caner Erkin rilascia durante un'intervista in patria. 

Il terzino turco, ora al Besiktas dopo una brevissima estate all'Inter, si toglie qualche sassolino dalle scarpe riguardo il suo rapporto con il tecnico De Boer: 

"Il club mi seguiva già da due anni, finalmente questo era l'anno buono per il mio arrivo. Poi succede che Roberto Mancini viene allontanato e viene chiamato Frank de Boer, che temo avesse un pregiudizio nei miei confronti. Mi ha tenuto fuori dagli allenamenti per 2-3 giorni, ed era arrivato forse da quattro, non ricordo esattamente. E non mi ha mai dato una spiegazione plausibile alle sue scelte; a quel punto ho pensato che fosse per partito preso, non posso trovare altre motivazioni. Forse perché sono un calciatore turco, o per altri motivi. Non è stata assolutamente una cosa piacevole. Era destino venissi al Besiktas, comunque; e ora sono felice".

Erkin continua poi: "Ausilio e Thohir non riuscivano a capire il perché di questo atteggiamento da parte dell'allenatore. Dopotutto, ero appena arrivato nel club. Alla fine, entrambi hanno ricevuto notizia, abbiamo parlato insieme del trasferimento ma non mi hanno detto tante cose, solo che la decisione derivava dall'allenatore. Ho vissuto questa situazione prima di venire qui".