Anche i connubi più belli e vincenti sono inevitabilmente destinati a finire. E' il caso di Umberto Gandini e del Milan che si separano dopo 23 anni colmi di vittorie. Il direttore esecutivo del club meneghino è stato artefice dei principali successi del Milan negli ultimi anni, risultando una delle figure cardini non solo all'interno dell'organigramma rossonero, ma anche come punto di riferimento per i tanti tifosi rossoneri presenti sui social network.
L'addio era già stato annunciato da qualche settimana, ma nella mattinata odierna è arrivata anche l'ufficialità attraverso un comunicato ufficiale diramato dal club di Via Aldo Rossi: "Dopo 23 anni di Milan, Umberto Gandini ci lascia. È legittimo, caro Umberto, che tu abbia maturato il desiderio di misurarti in un nuovo contesto, ma sappi che lasci qui un gran rimpianto e tanto affetto: è ciò che, al di là perfino dei tuoi indiscutibili valori professionali, resterà per sempre nel cuore di tutti noi".
Gandini abbandona dopo aver raccolto a pieno i frutti di un lavoro fatto di programmazione e lavoro duro che ha portato il Milan in pianta stabile ai vertici delle classifiche mondiali. 'Ministro degli esteri' tra i più noti, Gandini ha portato con grande professionalità il simbolo dei rossoneri, rappresentando il club in ogni contesto, cerimonia o riunione. Ora però, sollevato dall'incarico di direttore esecutivo, per Umberto Gandini si aprono le porte per un nuovo e prestigioso ruolo.
La Roma di James Pallotta e Walter Sabatini ha offerto all'esperto dirigente un posto nel club come Amministratore delegato. Una proposta impossibile da rifiutare che ha fatto propendere Gandini per l'addio all'amato Milan. A nulla sono serviti i tentativi di Marco Fassone, nome nuovo del Milan cinese che stimava e tutt'ora oggi stima molto l'operato di Gandini: il dirigente ha deciso di sciogliere un connubio vincente e bellissimo. La Roma attende il suo nuovo AD a braccia aperte.