Dopo la sconfitta, imprevista e dolorosa, contro il Chievo, continua a mantenersi basso l'umore dei tifosi dell'Inter, nonostante i recentissimi colpi di Gabigol e Joao Mario, atleti giovani e di promettente futuro sportivo. E proprio i due nuovi nerazzurri sono stati al centro di molte domande a cui ha dovuto rispondere Frank De Boer durante la conferenza stampa pre-Palermo: "Joao Mario e Gabigol sono giocatori capaci di occupare più posizioni, ci daranno varie opportunità- ha voluto sottolineare il nuovo mister nerazzurro -Ora però la testa è solo alla gara di domani contro il Palermo".
L'importanza della sfida, la prima a San Siro davanti il severo pubblico nerazzurro, sarà dunque già una sorta di crocevia per l'Inter, contro un avversario tutt'altro che agevole ma da superare comunque senza difficoltà. "A Verona non abbiamo giocato la nostra migliore gara, dobbiamo dunque imparare dai nostri errori ed in questa settimana ci siamo allenati. 4-3-3? Non lo so. I giocatori hanno esperienza e possono giocare più moduli, certo il 4-3-3 è il mio modulo preferito ma non siamo pronti per farlo. Bisogna capire quando è il caso di cambiare".
Duttilità tattica, dunque, al primo posto per inaugurare definitivamente un nuovo corso sotto la sapiente guida dell'esperto De Boer. "Lavorare in Italia per me è molto stimolante: ogni giorno scopro sempre nuove cose e noto sempre maggiori passi in avanti. La cosa più importante è che stiamo migliorando e che lotteremo al massimo delle nostre possibilità in ogni match. Domani già vedrete un'Inter diversa. Non ci siamo ancora a quel livello, l'obiettivo è sempre quello di giocare per la Champions".
Nonostante le grandi ambizioni, dunque, l'obiettivo minimo per l'Inter resta sempre un piazzamento in Europa, anche se con i recenti acquisti i nerazzurri hanno dimostrato di volersi fortemente giocare le proprie chance anche per tentare di vincere, da outsider, un campionato italiano che si prospetta già dalle prime uscite incerto e ricco di emozioni.