Ci siamo, ancora poche ore e finalmente inizierà la nuova stagione della Serie A. Ad inaugurare l'annata di fronte alla stampa è Paulo Sousa, che con la sua Fiorentina domani sera affronterà i campioni in carica della Juventus in un esordio che definire difficile è un eufemismo. "Juventus alla prima giornata un vantaggio? Dobbiamo affrontare con realismo una squadra che domina da 5 anni in Italia. I bianconeri – dice il tecnico fiorentino - riescono a migliorarsi anno dopo anno e in questa stagione la loro squadra è stata costruita per vincere anche in Europa."
Sousa poi si permette una divagazione da ex juventino su cosa insegna la società bianconera ai propri calciatori, individuando anche gli errori commessi nel doppio confronto lo scorso anno: "La cultura che trasmette questa società ai giocatori è quella di gestire i momenti di difficoltà: penso al ritorno contro di noi, nello scorso campionato, quando li abbiamo messi in grande difficoltà. Rispetto ad allora dobbiamo essere più precisi sotto porta". Arriva poi l'interrogativo sul tormentone Borja Valero: "Non deve essere una mia preoccupazione, devo solo occuparmi dei giocatori che ho già a disposizione. Le sue condizioni fisiche? Oggi si è allenato in gruppo per tutta la sessione. Vediamo per domani, ha chance di giocare."
Il tecnico fiorentino poi glissa la domanda sugli obiettivi stagionali, "aspetto la fine del mercato per valutare assieme alla società i nostri obiettivi" , mentre risponde ai quesiti su Tello e Milic: "Tello? L’ho visto molto bene, anche perché si è già allenato con il Barcellona, così come Milic con l’Hajduk. Non so ancora se saranno a disposizione in vista di domani per via dei transfer."
Chiusura poi sull'entusiasmo della piazza: "la dimostrazione di quanto il tifo viola ami questa maglia si è vista anche contro il Celta, quando lo stadio è stato riempito nonostante le ferie. A Firenze c'è entusiasmo – continua Sousa - , ieri erano in tanti all'allenamento, anche perché è la settimana che precede la sfida alla Juventus. La passione di questa piazza è unica. Non ho bisogno di motivare il gruppo, tutti sanno quanto è importante questa partita sia per Firenze sia per noi stessi. L’ambiente ha voglia di fare bene e ha un solo pensiero in testa: vincere."