GENOVA - Juric era stato chiaro nella conferenza pre gara - Bisogna prendere il Lecce con le pinze nonostante la differenza di categoria - ed infatti il suo Genoa ha rischiato tanto e sofferto allo stesso modo, per riuscire a strappare il successo ad un Lecce ben messo in campo da mister Padalino, che ha giocato un buon calcio e ha sfiorato l'impresa. Decide il match Leonardo Pavoletti, autentica bandiera rossoblu, pronto a misurarsi nuovamente da protagonista nel massimo campionato e a trascinare il suo Genoa a traguardi più importanti della "solita" salvezza. Domenica si riparte infatti: dopo l'esame-Lecce ad attendere il grifo ci sarà il Cagliari, nella prima di campionato. Per il Lecce un po' di rammarico per non esser riuscito a conservare il vantaggio, ma soprattutto tante certezze in vista del debutto in campionato contro il Monopoli: la squadra sembra sicura dei propri mezzi e propone belle trame di gioco. Ha qualità e giocatori molto esperti per la categoria: insomma c'è proprio tutto per puntare decisi al primo posto nel girone "C" del campionato di Lega Pro.

CRONACA - Veniamo al racconto di questa emozionante gara. Il Genoa scende in campo con la classica divisa rossoblu: 3-4-3 offensivo con Lamanna in porta, Izzo, Burdisso e Gentiletti a comporre il pacchetto arretrato, Fiamozzi, Rincon, Veloso e Laxalt a garantire corsa e qualità a centrocampo con Pandev, Gakpè e Leonardo Pavoletti avanti. Gli ospiti, in completo bianco, rispondo col 4-3-3: viene confermata in blocco la formazione di Ascoli, fatta eccezione per Pacilli che viene sostituito da Vutov. In panchina il neoacquisto Torromino. Pronti via ed è subito il Lecce a proporsi avanti: Vutov sguscia sulla destra e mette in mezzo per l'accorrente Caturano che viene anticipato da Lamanna. Poi sono i padroni di casa a farsi vivi più volte dalle parti di Gomis: al 10' minuto il portiere giallorosso è miracoloso sulla doppia battuta a rete targata Pavoletti-Laxalt e riesce a tenere a galla i suoi. Il Lecce soffre e il Genoa prende in mano la partita: al 25' minuto proteste in area giallorossa per un presunto fallo di mano di Vutov tornato in ripiegamento, ma l'arbitro lascia correre. I giallorossi cercano di uscire dalla morsa rossoblu e riescono a trovare belle combinazioni grazie anche agli esterni: Doumbia e Mancosu arrivano pericolosamente dalle parti di Lamanna, ma non riescono a battere a rete. Alla mezz'ora Veloso è fermato da Gomis con una perfetta scivolata. Il Lecce regge e il primo tempo si conclude a reti inviolate.

Nella ripresa, dopo appena 3 minuti, il Genoa passa: Pandev si conquista una bella punizione da posizione interessante e Veloso insacca. 1-0. Qui ci si aspetterebbe la svolta del Genoa, che dovrebbe incanalare la partita sui binari della vittoria, ma il Lecce non molla: prima pareggia e poi addirittura raddoppia. Torromino, appena entrato, semina il panico in area avversaria e, dopo aver sfiorato il goal, al 59' minuto si presenta in area e conclude, con il portiere che respinge e con Lepore che lesto pareggia i conti. Dopo due minuti arriva la seconda doccia gelata per il pubblico di "Marassi": l'incontenibile Torromino, ben servito da Caturano, in contropiede insacca mandando in visibilio i circa 20 tifosi accorsi dal Salento. Juric decide di cambiare: dentro Lazovic e Ocampos, fuori Fiamozzi e Gakpè. E gli effetti sono benevoli: Ocampos prima impegna severamente Gomis al 67' minuto, poi serve l'assist per Pandev che scatta sulla linea dei difensori salentini insaccando la rete del pareggio. Dubbia la posizione dell'attaccante macedone al momento della partenza. I padroni di casa, sospinti dall'incitamento del pubblico, provano a ribaltare la partita: Padalino corre ai ripari ordinando la sostituzione del "playmaker" Arrigoni con un giocatore maggiormante di rottura come Maimone. Ma al minuto 81 Pavoletti, da grande attaccante, sfrutta alla perfezione un calcio d'angolo e ribalta il match sul 3-2. E non finisce qui: il Lecce prova a pareggiarla infatti. Al minuto 86 è miracoloso Burdisso che salva il tiro a botta sicura di Torromino, dopo una spettacolare azione di prima di marca giallorossa e al 93' Caturano sfiora l'incredibile pareggio in extremis con un colpo di testa, scaturito da un calcio di punizione. Dopo quattro minuti di extra time, Gavillucci fischia la fine: il Genoa passa il turno ma al Lecce vanno gli onori delle armi per la gran partita dispuata. Un match che per larghi tratti non ha evidenziato la doppia differenza di categoria fra le due squadre. Applausi per tutti.