Giorni di presentazioni in casa Inter. Quest'oggi, nel primo pomeriggio, tocca a Ever Banega, ieri primi passi di fronte alla stampa per Cristian Ansaldi. Ad introdurre l'esterno ex Genoa, Piero Ausilio. Mano tesa al giocatore, una virtuale pacca sulla spalla per accoglierlo nella nuova avventura.
"Nonostante l’infortunio è qui davanti alla stampa, è un professionista. Lo seguivamo da tanti anni, risolve problemi a tanti allenatori".
Inevitabile la prima curiosità. Infortunio nell'allenamento di giornata, un problema al ginocchio sinistro, con tempi di recupero da valutare, ma quantificabili in un mese circa. Un incidente di percorso fastidioso, specie per un giocatore da poco in una piazza importante, costretto ad inserirsi in un canovaccio tattico differente. Ansaldi rassicura però i tifosi e racconta la scelta Inter.
"Non penso sia grave l’infortunio. C’era la Roma su di me? Ho sempre messo l’Inter in testa alle mie preferenze, era la squadra che mi ha attirato anche da piccolo. La telefonata di Ausilio e Zanetti è stata più che sufficiente per venire qui”.
De Boer - da poco alla guida della squadra - sembra avere le idee chiare. Un'Inter da assalto, pronta a mordere gli avversari, per recuperare palla e ribaltare il fronte. Non quindi solo trincea e ripartenza, ma pressione feroce per riprendere il pallino del gioco.
“De Boer chiede di ribaltare velocemente l’azione, con grande pressione sui portatori di palla avversaria”.
“Abbiamo in mente l’Inter che vinceva e vogliamo farla tornare così”.
Icardi è al centro di numerose voci di mercato. L'asse Milano - Napoli è rovente, Ansaldi però trattiene il compagno, fondamentale in un'Inter di vertice. Icardi è capitano e simbolo del corso attuale, la sua permanenza non deve essere messa in discussione.
“Si fermerà qui, ne sono certo, è un capitano giovane che ha ancora molto da fare. Io e la nazionale? Sono concentrato sull’Inter e sul gruppo, poi vedremo in futuro”.
Inevitabile, per Ansaldi, il cambio in panchina, con la dipartita di Mancini e l'arrivo di De Boer. Una scossa utile a rinfrescare l'ambiente, a restituire le giuste motivazioni all'alba di una stagione fondamentale.
“Quando si cambia, il gruppo ne risente. In questo caso il cambio di allenatore è positivo, forse prima c’era un’atmosfera che richiedeva un cambiamento e tutto andrà per il meglio adesso”.
Infine, nessun vincolo sulla posizione in campo, l'ex Genoa e Zenit può ricoprire, senza alcun problema, entrambe le corsie.
“Non ho una preferenza, posso giocare su entrambe le fasce”.