L'avversario probabilmente non era dei più tosti, ma in questo momento certe sfide servono solo a mettere minuti nelle gambe e scaricare i pesanti carichi di lavoro che hanno caratterizzato il ritiro di Moena. Paulo Sousa ha parlato ai giornalisti presenti di questi giorni di lavoro in montagna della squadra.
Si parte da una valutazione generale sul ritiro e sul lavoro svolto dalla squadra: "Credo che abbia funzionato tutto, tutti sono arrivati motivati e hanno svolto un gran lavoro sotto l'aspetto della quantità e della qualità. Avversarion poco forte? Noi chiediamo e poi la società decide che avversari metterci di fronte. Sono felice quando le persone riconoscono il nostro lavoro. Anche Corvino appena arrivato ha capito il nostro lavoro dandoci la sua fiducia. Secondo me è ancora troppo presto per capire dove potremo arrivare. Non sono scettico e non rimango guardingo al primo giorno. Io sono concentrato solo sui giocatori che ho e basta. Sul campo abbiamo cambiato il volume d'intensità per il numero di giocatori e la qualità dei ragazzi che erano con noi."
Qulche volto nuovo e alcuni già conosciuti, ecco come Sosa parla di Pepito Rossi e Toledo: "Toledo ha appena iniziato il suo percorso da professionista, giocatore di fascia che sa giocare con i due piedi. Speriamo ci possa dare una grossa mano ricordando che deve crescere. Rossi? Chi prende le decisioni se un giocatore deve rimanere, arrivare, lo decide la società è il giocatore. Io dò dei giudizi, dei pareri." Infine uno sguardo al futuro, sul possibile ritorno di Tello, su cui la società sta lavorando e sulla prima di campionato contro la Juventus: "Quello che ha fatto con noi lo avete visto. Aveva bisogno di continuità, credo si sia trovato bene. Se sarà un nostro giocatore un domani lo vedremo. Affrontiamo una squadra che da cinque anni è la migliore, sarà sicuramente un impegno non facile. Noi dobbiamo ancora chiudere la nostra rosa ma vogliamo migliorarci."