Tra il sogno Olimpiade ed il ritiro con la Lazio. Felipe Anderson, atteso in quel di Auronzo da Filippo Inzaghi e da Igli Tare continua a sognare i cinque cerchi, senza però mancare di rispetto alla società biancoceleste. Ferma la sua volontà, rimarcata ancora una volta dalle parole che arrivano dal Brasile, pronunciate attraverso il suo ufficio stampa e riportate dal portale globoesporte.globo.com.
"La mia insistenza e voglia di partecipare alle Olimpiadi si basa su ciò che ho concordato con la Lazio prima di andare in vacanza, a questo vanno i aggiunti i buoni rapporti e il rispetto reciproco che ci sono con la società. I miei agenti hanno parlato con la dirigenza laziale e mi era stato assicurato che sarei potuto restare qui in Brasile per andare in Nazionale".
Un treno che, nella vita, passa soltanto poche volte e che Anderson ha tutte le intenzioni di prendere. L'ala verdeoro ha svelato, inoltre, un retroscena riguardo la diatriba dei giorni scorsi tra la sua volontà e quella di Marcelo Bielsa: "Tutto è andato in questo modo fino al giorno in cui sono stato informato dell'arrivo di Bielsa, che aveva posto il veto sulla vicenda. Ho avvertito subito che avevo dato la mia parola alla CBF. Ho detto loro di non preoccuparsi, visto che avevo la parola della Lazio, e da quel momento ho combattuto affinché non ci fossero altri intoppi. Dato il mancato arrivo di Bielsa, spero che la situazione possa cambiare e che tutto possa essere risolto".
Ed infine la chiosa, con la richiesta ai biancocelesti di concedergli l'opportunità di giocare a Rio con la maglia della sua Nazionale: "Tutti nella Lazio sanno quant’è importante per me partecipare alle Olimpiadi. Il club mi ha sempre appoggiato in questo mio progetto, facendomi partecipare a tutte le amichevoli di preparazione con la Selezione Olimpica, quindi non vedo perché mi debba essere impedito ora di non realizzare questo sogno. Come detto, ho sempre avuto un buon rapporto con la Lazio e non sono mai venuto meno agli accordi presi. Sono sicuro che questo sarà preso in considerazione dalla dirigenza, che alla fine prevalga il buon senso e che questa storia si concluda nel modo migliore per tutti".