Anche in questa stagione Silvio Berlusconi non ha mai smesso di battere sui tasti a lui tanto cari di un Milan che deve giocare con il trequartista e due punte e che deve avere sempre e comunque in mano il pallino del gioco e della manovra. Anche per questo Sinisa Mihajlovic è stato esonerato per fare posto a Cristian Brocchi.

La gara di ieri sera contro il Carpi, in questo senso, dovrebbe essere il manifesto ideologico della felicità per il presidente del Milan. Squadra schierata con il 4-3-1-2, in campo alcuni dei giocatori che Berlusconi più gradisce, come Boateng trequartista e Balotelli in attacco e Milan che alla fine della partita ha avuto il più alto tasso di possesso palla che si sia mai registrato in questa stagione di Serie A, quasi il 77%. Tutto bene quindi, il Milan vince e convince, puntella il sesto posto e recupera punti sulla Fiorentina quinta. Niente di tutto questo. O meglio, Berlusconi probabilmente sarà stato anche soddisfatto leggendo le cifre della partita, non siamo sicuri l'abbia vista, ma tutto questo girare palla da una parte all' altra del campo ha portato pochissime occasioni e una sterilità offensiva che ha spazientito e irritato San Siro. Le bordate di fischi al triplice fischio sono emblematici di come "la squadra padrona del giuoco", ma che non crea troppi grattacapi al Carpi piaccia il giusto ai tifosi del Milan. Il punto non è provare a decidere dopo due partite se l'idea di calcio di Brocchi sia giusta o sbagliata, il punto è che qualcuno non vuole ammettere che questa squadra non ha sufficiente qualità e personalità per fare quello che ha sempre fatto nella sua storia.

Boateng, fischiato da San Siro, gazzetta.it

E qui si torna a Mihajlovic per forza di cose. Il serbo aveva capito come giravano le cose e aveva sterzato dopo poche partite della stagione. Meglio compatti e di rimessa che fermi e piatti contro difese schierate. Contro il Carpi si è visto in maniera evidente. La palla girava da una parte all' altra del campo, ma a ritmo basso, con pochi movimenti senza palla tanto sul lato dell'azione che su quello opposto. E anche quando qualcuno ci provava nessuno aveva il coraggio di tentare una giocata alle spalle della difesa. Una difesa del Carpi si scardina così, oppure con una giocata di un singolo che saltando il diretto avversario crei la superiorità numerica e costringa la difesa a muoversi e a prendere delle decisioni. Il Milan, però, non è stato in grado di creare nessuna di queste situazioni. Berlusconi sarà anche convinto delle sue idee, il pensiero calcistico di Brocchi potrebbe anche essere giusto, ma questi due costosi abiti non sembrano adatti a questo Milan che da provinciale ha reso di più e meglio di quando ha pensato di essere tornato un ricco snob.

Mario Balotelli, prestazione opaca contro il Carpi, repubblica.it