Alla vigilia della delicatissima sfida contro la Juventus, il Milan è alle prese con il ritiro a Milanello. Il tecnico serbo, Sinisa Mihajlovic, ha sfruttato la settimana di ritiro per cercare di spronare la squadra, alla ricerca di una reazione contro la Juventus domani. Nella consueta conferenza stampa, il tecnico ha affrontato il discorso ritiro e il suo futuro, con la sua panchina in bilico per la prossima stagione. Contro i campioni d'Italia in carica, sarà una sfida crocevia per il finale di stagione dei rossoneri: "Incontriamo la Juventus nel nostro momento più difficile. E' una partita che vale per la classifica, per il morale, per il prestigio, per ripagare un minimo i nostri tifosi e per cercare di vivere questo finale di stagione in modo differente. Io rispetto molto la Juventus per la rabbia e la voglia di vincere che mettono sempre in campo. Sono un esempio per tutti. E' una partita molto difficile dove noi dobbiamo fare il nostro, nel senso che dobbiamo ricominciare a giocare in quei mesi dove le cose andavano bene. Questo ritiro ci è servito per confrontarci e per correggere gli errori fatti nelle ultime partite e spero che domani al di là del risultato la squadra non sbagli atteggiamento e faccia una grande prestazione. Sicuramente non è molto divertente dal mio punto di vista, non essere riuscito a trasmettere il mio carattere ai ragazzi,  perchè non abbiamo trovato continuità. In questo anno al Milan ne ho vissuti come 5 da un'altra parte, ma non per le pressioni o le critiche,  perchè per cercare le soluzioni giuste penso che abbiamo provato di tutto. Ad un certo punto pensavo che avremmo svoltato e invece poi improvvisamente ci siamo persi e non me lo aspettavo. Mancano ancora 7 partite più la finale e abbiamo il dovere di arrivare almeno sesti e cercare di vincere la Coppa Italia. Cercherò di caricarli, mi aspetto una reazione domani. Il risultato può essere casuale, la prestazione no. Dobbiamo cambiare marcia e avere continuità. Il problema è di testa e nello spirito, non nelle gambe."

Foto Reuters (timeslive)

Panchina in bilico? Sinisa la pensa così: "Come tutti gli allenatori del mondo sono giudicato per i risultati. Se facciamo schifo nelle prossime partite è giusto che venga esonerato, anche prima della finale. Fino a che sono qui darò il massimo, non mi fascio la testa prima di rompermela. Ho la coscienza pulita e cerco di trasmettere ciò che ho dentro di me.  E' una cosa normale, l'ho sempre fatto ed è il mio modo di essere. Non mi sento capro espiatorio, se non c'è lo spirito giusto io sono il primo colpevole e devo trasmettere determinate cose. Se non riesco a farlo ho fallito. Io non posso autoconfermarmi ma non darò nemmeno le dimissioni. Non l'ho mai fatto e mai lo farò, questo è sicuro. Per una persona avere la coscienza pulita e avere la consapevolezza di aver provato e dato tutto è la cosa fondamentale, ma poi magari questo non è bastato come magari è stato da altre parti. Si poteva fare di più, perchè io cerco sempre di non accontentarmi. Però queste cose non dipendono da me. Non mi sento di riconfermarmi ma neanche di mandarmi via perchè non dipende da me."

Locatelli 
Foto:AC MILAN

Si parla di campo, Montolivo è a rischio per un guaio fisico, Mihajlovic è pronto a lanciare il giovane Locatelli"Se non gioca Montolivo gioca Locatelli. Non ho mai avuto problemi a rischiare con i giovani.  Se vedo un giocatore che mi dà garanzie e prospettiva mi piace metterlo in campo. Per farlo esordire in una gara così importante bisogna conoscere anche il ragazzo. Ci può stare Locatelli, magari non è pronto al massimo ma è di grande prospettiva. Speriamo giochi Riccardo, se no giocherà Locatelli e non ci sarà nessun problema. 
Balotelli ha una grande occasione, sa che deve sfruttare queste sette-otto partite, a prescindere dal minutaggio. Sull'eventuale riconferma dovete chiedere alla società. Galliani ha detto che per adesso non si merita la riconferma e credo sia normale. Sta a lui sfruttare le sue occasioni e giocarsi il futuro qua. Con l'assenza di Niang abbiamo perso un po', per via del lavoro che faceva in campo, ma anche gli altri attaccanti non sono al top di condizione. Su Honda vediamo come stanno i piedi e la spada, se è appuntita può giocare. Se si è portato una spada non appuntita è meglio che la tiene addosso e non la fa vedere (ride, ndr)".