A Frosinone sono tutti uniti, adesso più che mai che c'è ancora la possibilità di conquistarsi una salvezza vista da molti come praticamente impossibile all'inizio della stagione. Roberto Stellone, però, è convinto che la sua squadra se la possa giocare alla grande.

In un'intervista concessa a Tuttosport il tecnico parla così del campionato e della lotta salvezza: "Questo campionato sfornerà ancora molte sorprese ed emozioni. La lotta per la salvezza si concluderà soltanto alla fine. In pratica, ora si svilupperà un torneo di 8 giornate. Che noi giocheremo alla morta. Sono molto fiero, orgoglioso di quanto stanno facendo i ragazzi. A Frosinone siamo uniti come un pugno: la squadra, la società, la tifoseria." Previsione anche sulla quota salvezza: "Non si comprende ancora quanti punti serviranno per salvarsi, ma in linea di massima credo 37 o 38, noi siamo a 27. Ora avremo 4 partite chiave. Il Carpi sembrava spacciato, ma con due vittorie si è tirato su. Noi abbiamo dimostrato anche nell'ultimo match, pareggiato con la Fiorentina, che siamo carichi e in salute. Dalla Samp in giù può succedere di tutto."

Nel passato di Stellone giocatore c'è anche una parentesi al Torino, con un ricordo speciale che lo lega al presidente Urbano Cairo: "Cairo? Fui il suo primo acquisto per il Toro, nel 2005. Lo stimo molto. Siamo rimasti in buoni rapporti. Sono rimasto molto legato alle squadre in cui da giocatore ho vissuto le emozioni più forti e le soddisfazioni più grandi. Un giorno vorrei rivivere quelle emozioni anche da allenatore." In questo momento, però, c'è solo da andare a caccia della salvezza anche per il rinnovo del contratto con il Frosinone: "Contratto con rinnovo automatico in caso di salvezza? Sì, ma in questo momento siamo concentrati solo sul finale di stagione, poi si vedrà. Io ho bisogno di stimoli sempre nuovi, mi nutro di emozioni. Anche per questo non amo i contratti lunghi."