Una presenza inaspettata, ma comunque significativa e non banale. Andrea Della Valle è apparso a sorpresa quest' oggi per assistere agli allenamenti della Fiorentina di Paulo Sousa in questa sosta per le Nazionali.

Pausa che ha visto anche alcuni giocatori della Fiorentina venire convocati per le tante amichevoli internazionali in programma. Come ad esempio Bernardeschi da Conte. Della Valle parla così di questa scelta del CT: "Sono qua per salutare la squadra, purtroppo ne mancano 11 che sono in Nazionale. Ne siamo orgogliosi. Per Bernardeschi sono stracontento." E' il momento poi di fare il punto della situazione. La Fiorentina non si è ancora rassegnata per la Champions: "Dobbiamo confermare il quarto posto che è importante e ci siamo, per la Champions siamo vivi. Fiorentina-Napoli è stata forse la partita più bella del calcio, sono sorpreso che con poche partite è cambiato lo spirito nei nostri confronti. Lotteremo fino alla fine, ad inizio stagione non partivamo per la Champions League e siamo stati una bella sorpresa. Devo togliere un po' di pressione e lanciare un messaggio alla città: si può essere delusi, ma bisogna subito reagire tutti insieme. E così arriveranno altri risultati. Questa è la regola del calcio: si mette subito in discussione tutto."

Paulo Sousa, invece, non deve avere di queste preoccupazioni, come conferma lo stesso Della Valle: "Sousa non ha abbandonato la Champions. È convinto. Abbiamo aperto un ciclo, questo allenatore ci ha dato la conferma che questi giocatori sono fantastici. Ci hanno resto tutti orgogliosi e continueranno a farlo, sono i primi delusi da aver perso punti contro Verona e Frosinone. Ogni tanto bisogna fare un punto tutti insieme. Fino a venti giorni fa uno dei calci più belli d'Italia a detta di tutti era il nostro: perché sciupare un percorso per due partite sbagliate? Prendiamo la parte positiva. Il percorso è ancora lungo, 5 punti sono tanti ma non impossibili da recuperare. E dobbiamo difendere il quarto posto. Abbiamo due obiettivi: uno importante ed uno molto difficile, ma non è un sogno. Non lasceremo la Roma tranquilla."