Illusione e rimpianti, ma anche consapevolezza. Il gol di Perisic porta avanti l'Inter, la Roma trova il pari e mantiene cinque lunghezze nella corsa alla terza posizione. La prestazione dell'Olimpico conferma il buon momento dell'undici nerazzurro. 

Un punto, sul campo della squadra più in forma della massima serie, con la forza di imporre, a tratti, palleggio e idee (seppur confuse). Senza Kondogbia e Icardi, con un 4-2-3-1 figlio delle assenze, affare non da poco. 

Juan Jesus, ai microfoni di Gazzetta.it, gonfia il petto, la prova nella Capitale conforta il gruppo. 

"Credo che sia stata una partita positiva, perché loro sono una squadra in forma che ha vinto tante partite. Abbiamo cercato la vittoria, siamo passati in vantaggio, peccato non aver tenuto il risultato fino alla fine".

La risalita resta difficile. L'Inter occupa la quarta posizione in compagnia della Fiorentina, otto le partite in programma prima del termine della stagione. Occorre costruire un filotto vincente per alimentare la fiammella della speranza. Il difensore brasiliano si allinea al pensiero di Mancini. 

"Abbiamo otto finali da preparare. Sono d'accordo con il mister, ce la dobbiamo mettere tutta e lavorare per vincere le partite che mancano e arrivare terzi. Siamo partiti bene e siamo stati per tante giornate in testa alla classifica, possiamo raggiungere il terzo posto e arrivare in Champions League".

Cambio di passo dopo la gara di ritorno di Coppa Italia con la Juventus. Un successo rotondo - non completato dalla qualificazione - utile a fornire indicazioni e spinta psicologica per uscire dalla crisi di inizio anno. Un 3-0 di carattere, un appiglio per rilanciare propositi di grandezza. 

"È stato un punto di partenza, abbiamo fatto una grandissima partita e abbiamo trovato la fiducia e la tranquillità. Dobbiamo continuare così".

Fonte Gazzetta.it