"Distrazione prossimale del legamento collaterale mediale del ginocchio destro". Questo il responso, un montante che coglie in pieno volto l'Inter all'alba di una settimana chiave in ottica Champions. Il terzo posto passa dalla trasferta dell'Olimpico, ma il secondo successo consecutivo in campionato si infrange sulle notizie del lunedì. Mauro Icardi si ferma, per un mese circa. Il problema al ginocchio, accusato nelle fase iniziali dell'anticipo di sabato con il Bologna, costringe l'attaccante ai box e spoglia la margherita offensiva di Mancini in vista della gara con l'undici di Spalletti.
Il cartellino - discusso - a Palacio mette il Trenza fuori causa, la condizione di Jovetic - ancora a parte - non fornisce garanzie. Ecco che la "caduta" di Icardi assume valenza importante, perché all'arsenale nerazzurro restano tre frecce, con due ricambi di seconda mano come Biabiany - comunque positivo quando chiamato in causa - e il giovane Manaj.
Spazio a Perisic, Ljajic ed Eder. Un falso nove in sostanza, un tridente leggero utile a pungere colossi come Manolas, possenti fisicamente, ma meno pronti sul passo. Dialogo palla a terra, fraseggio in velocità, rapido ribaltamento di fronte, questo l'unico schema all'arco di Mancini date le defezioni. Interessante valutare la posizione degli interpreti in settimana. Chi tra Ljajic e Eder prende la zona centrale? Eder ha maggior feeling con il ruolo di centravanti, Ljajic però ha qualità superiore e può ondeggiare spostando la linea romana.
Tornando ad Icardi, già al lavoro per recuperare la miglior forma, rientro previsto tra il 3 e il 10 aprile, tra Torino e Frosinone. La sosta nel periodo pasquale fornisce un appiglio, la speranza è di limare qualcosa sulla tabella personalizzata.
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