Solo un risultato possibile per la Fiorentina guidata dal tecnico Paulo Sousa, che oggi pomeriggio nel suo Artemio Franchi avrà a disposizione soltanto l’uno in schedina contro l’ultima della classe della massima serie, quel Verona di Gigi Delneri che sembra ormai –non ce ne vogliano i tifosi- aver gettato la spugna. Entrambe le compagini vengono da una sconfitta: il netto 4-1 della Viola ad opera della Roma, che ha approfittato, tra le altre cose, anche per effettuare il sorpasso in zona Champions League; l’inglorioso 0-3 domestico degli scaligeri contro la Sampdoria, maturato nei primi 45’, figlio di una prestazione opaca e fin troppo scialba per consentire ai veneti di brillare ancora nel firmamento della serie A.
A volersi fidare dei pronostici, tutto in questo match dice Fiorentina: lo 0-2 dell’andata al Bentegodi, innanzi tutto; e poi i punti in classifica (53 contro 18), la differenza tra i punti in casa della Viola e quelli in trasferta del Verona (32-6); insomma, stando alle statistiche, quasi quasi questa partita non bisognerebbe giocarla. Ma come ormai è risaputo, le statistiche sono fallaci, a, anche se gli uomini di Gigi Delneri hanno ormai ben poco da chiedere a questo campionato –a meno di clamorose imprese che, visti i primi 45’ contro la Sampdoria, sembrano molto la mitologica Chimera- potrebbero rendersi protagonisti di una clamorosa impresa, per salvare la stagione a magari scendere in serie cadetta con qualche bel ricordo di questa annata. Tra i precedenti storici, ricordiamo il Parma che, nella passata stagione, vinse per una rete a zero contro la Juve capolista quasi imbattibile. Perciò, attenta, Fiorentina! Non è ancora detta l’ultima parola.
Qui Fiorentina
3-4-1-2 di Paulo Sousa che ritrova dopo la lunga squalifica Mauro Zarate. L’argentino, pur scalpitando per il posto di titolare, è dato in ballottaggio quasi alla pari con Babacar, col secondo leggermente favorito. Migliorano le condizioni per Vecino e Borja Valero, anche se la loro presenza dal primo minuto nel match del Franchi è fortemente in dubbio. In particolare, Borja Valero si sta giocando un ballottaggio dell’ultimo minuto, più per motivi fisici che non ovviamente tecnici, con Mati Fernandez. Non ci sarà invece Badelj, squalificato per un turno dal Giudice Sportivo. In una partita che si può solo vincere, tutte le responsabilità saranno caricate sull’uomo in più di questa formazione: Josip Ilicic; vediamo se sarà all’altezza del suo compito.
Qui Verona
L’Hellas Verona che dovrà provare l’impresa arriverà a Firenze con il classico 4-4-2 di Gigi Delneri; rispetto al disastroso tracollo casalingo contro la Samp, la prima modifica arriva in difesa, dove “l’ex per modo di dire” Gilberto sostituirà un Fares che, per usare un eufemismo generoso, esce da un periodo un po’ confuso. Per il resto, non ci sarà Moras, vittima di guai muscolari, che nella retroguardia scaligera verrà rimpiazzato da Bianchetti. Possibile recupero anche per Viviani in mediana, mentre in attacco i due grandi ex sono pronti a dare battaglia a quella che fu la loro squadra: si tratta di Luca Toni e Giampaolo Pazzini, pilastri del calcio italiano a fine carriera. Proprio sul Pazzo, visto il periodo non splendido di Toni, puntiamo come giocatore potenzialmente più pericoloso del match.