Presente alla Premiazione per la Panchina d'oro 2015, Roberto Mancini risponde alle domande dei giornalisti di Sky Sport in merito al momento dell'Inter e in ottica futura.
Si parte dal vincitore di giornata. Il trionfo in Italia della Juventus - associato alla finale di Coppa - conferma l'operato di Allegri, la risposta di Mancini è però sibillina.
Si vira poi sulla partita da poco in archivio, il successo interno con il Palermo, una conferma dopo la buona prova di Tim Cup. Il tecnico si prende gli elogi, ma con distacco, non dimentica le feroci critiche pervenute alla squadra e alle sue idee nel periodo di maggior difficoltà.
“Giusto il premio a Massimiliano Allegri? Direi di sì, ha vinto il campionato… Son felice per la partita di ieri, come tutti a volte lo son di meno altre di più. Son felice che la squadra abbia giocato bene, ora speriamo di andare avanti così”.
“Si fanno cose giuste e sbagliate come tutti, ma vado avanti. Sono abituato al calcio italiano, non mi curavo degli elogi iniziali e delle critiche dopo, il lavoro va valutato alla fine”.
Inevitabile un accenno al futuro. Mancini è nella lista di nomi da cui estrarre il successore di Antonio Conte, in procinto di accasarsi al Chelsea, dopo l'Europeo di Francia. Di oggi, la notizia di un interessamento del Real per il dopo Zidane. Sul fuoco, diverse proposte, non certo da trascurare, ma in una fase delicata il tecnico rinvia ogni decisione.
“Nel futuro tutto è possibile, ma ora non credo. La panchina azzurra è sempre un onore, è una cosa che non capita spesso”.
Un campionato diviso in due netti tronconi. Un inizio segnato da risultati e buona sorte, poi un passo indietro figlio di alcune scelte azzardate e di un vento contrario. Ora la classifica pone l'Inter a cinque lunghezze dalla Roma, con lo scontro diretto dell'Olimpico alle porte. Il terzo posto, obiettivo di stagione, è ancora alla portata.
“All’inizio abbiamo fatto pensare che potevamo vincere il campionato; forse se fossimo stati in zona ad un certo punto avremmo avuto chances, ma sapevamo che ci sono 4-5 squadre più attrezzate di noi, come Juventus, Roma e Napoli. Siamo partiti con quell’obiettivo e speriamo di centrarlo, ci siamo dentro e se ci riuscissimo sarebbe un grande campionato. Sarà difficile, ma cinque punti non sono tanti e fra poco avremo uno scontro diretto con la Roma, senza dimenticare la Fiorentina. Ma con 30 punti in palio è tutto possibile. Il Milan? Sta crescendo, negli anni ha perso tanti giocatori e quindi ci vorrà tempo. Ha fatto il nostro stesso tragitto”.
In chiusura l'incoronazione di Mancini. Panchina d'oro “A Stefano Pioli”.