L'Inter si allena. Dopo lo scarico di ieri, giornata di recupero dalle fatiche di Coppa, oggi si entra nel vivo per preparare in modo adeguato l'impegno casalingo con il Palermo. Scontro senza via d'uscita, perché la posta è pesante. Il confronto dell'Olimpico tra Roma e Fiorentina offre ai nerazzurri una ghiotta occasione per ricucire parte del disavanzo dalla terza posizione. Il Palermo non è vittima sacrificale, vive alla giornata, stordito dalle lune di Zamparini e da una gestione non certo oculata. Iachini siede nuovamente in panchina, con risultati - al momento - scadenti. San Siro è tappa che può invertire la tendenza, gara quindi d'attesa per colpire eventuali aperture di casa.
Mancini - "costretto" a presentare un'Inter a impronta offensiva - deve considerare i postumi infrasettimanali e valutare con attenzione la condizione di alcuni giocatori. In archivio l'Inter dimessa dello Stadium, costruita con interpreti di spada più che di fioretto, spazio a corsa e qualità, specie in mediana e a ridosso dell'area altrui. Conferma in blocco per il terzetto di centrocampo, con Medel a fare da schermo alla linea di difesa e Kondogbia e Brozovic nel ruolo di mezzali.
Il transalpino - già ieri presente alla seduta con i compagni dopo lo spavento in Tim Cup - rassicura i tifosi via social e attende la sfida con i rosanero per confermare i progressi recenti. Il croato - primo assalitore nella notte della mancata rimonta - è il punto di riferimento per tempi e sviluppo di manovra. In fase di non possesso indica i momenti di gioco - fase di respiro e fase di pressing - palla al piede ha capacità d'inserimento e di gestione.
Qualche dubbio nel settore d'attacco. Mancini non può rinunciare a questo Perisic - passo, dribbling, moto perpetuo - ed intende riproporre, fin dal via, Eder. Resta una casella da coprire e qui alberga il punto interrogativo. Icardi - fuori mercoledì e in serie positiva in campionato - è favorito per prendere posto al centro dell'attacco, ma l'idea di un reparto mobile, intercambiabile, perfetto per fraseggi nello stretto, rapidi, stuzzica Mancini. Ljajic è - da falso nove - un giocoliere in grado di far saltare il banco. Difficile scegliere.
Il rientro di Miranda e Murillo - fuori per squalifica in Coppa Italia - restituisce a Mancini certezze difensive - ottima comunque la risposta di Juan e D'Ambrosio - mentre sull'esterno prosegue il ballottaggio. Il citato D'Ambrosio compie un passo in corsia e torna ad occupare la naturale posizione a destra, a sinistra in corsa Telles e Nagatomo. Handanovic in porta.