Il Carpi è in cerca di punti per la lotta salvezza e proverà a conquistarli domani all'Olimpico di Torino contro i granata di Ventura. Il tecnico degli emiliani, Fabrizio Castori, è intervenuto nell'odierna conferenza stampa, andiamo a sentire le sue parole. Sulla delicata sfida di domani: "Gara fondamentale? Ho sempre dato importanza a tutte le partite- come si legge su carpifc.com- che abbiamo giocato quindi non faccio distinzione di importanza tra una gara e l’altra o tra un ciclo di partite e un altro. Pur riconoscendo la difficoltà delle ultime partite contro squadre di altissimo livello ho sempre pensato che nessuna gara sia proibitiva e non ho mai passato questo messaggio alla squadra. Detto questo, il Torino è una squadra forte ma siamo concentrati su quello che dobbiamo fare noi, abbiamo la determinazione giusta per fare la prestazione importante necessaria a fare risultato. Le ultime sconfitte le abbiamo analizzate, si cerca di essere sempre più attenti a migliorareperché solo correggendo gli errori si può migliorare".
L'avversario di domani, come detto, è il Torino che vuole dare continuità alla vittoria di Palermo: "Ventura è un maestro di calcio, lo stimo molto e l’ho anche studiato quando era a Bari. La sua squadra gioca molto bene, fanno molto possesso palla e per questo dovremo essere bravi noi ad andare in pressione ma senza farci risucchiare, dovremo mantenere alta la concentrazione senza mai innervosirci per poter poi piazzare le nostre giocate. Il Torino è un collettivo, hanno questo palleggio che ti attrae e poi ti colpisce in velocità con Immobile e Belotti. Ma noi non possiamo stare troppo a guardare chi abbiamo di fronte ma dare tutto, più del massimo, per centrare il risultato. Lo stadio Olimpico pieno? E’ una carica in più anche per noi, siamo una squadra che si sa caricare di fronte a un ambiente caldo".
La gara contro i granata può essere l' occasione di rilancio in classifica, dopo le 3 sconfitte di fila contro Fiorentina, Napoli e Roma: "18 punti per salvarsi? Penso partita per partita, dobbiamo concentrarci solo sull’immediato e su quello che dobbiamo fare, allargare le attenzioni distoglie concentrazione dall’oggi e non è il modo migliore di gestire le energie mentali" Chisura su una statistica negativa, i biancorossi subiscono troppi gol nei minuti finali: "Li abbiamo anche fatti, come a San Siro con l’Inter. Le partite durano finché l’arbitro non fischia la fine e noi siamo abituati a giocarle fino alla fine. Poi, se analizziamo nel dettaglio, a Firenze l’ha decisa Zarate con una giocata individuale, mentre con la Roma è stata la qualità dell’avversario a far saltare il banco. E’ successo alla fine ma poteva succedere anche nel primo tempo, bisogna anche dar merito all’avversario che quando è così forte ti può anche indurre all’errore".