Pari con gol nel posticipo di serie B, in cui il Livorno rimonta, grazie ad una rete di Borghese, l’iniziale gol di Pettinari.

I toscani scendono in campo adottando l'ormai consueto 4-3-1-2, con Jelenic a sostegno di Comi e Vantaggiato, proponendo la stessa disposizione tattica ospite, in cui viene preferito Pettinari rispetto a Gerardi. Spiccano, inoltre, la presenza di Barella, riproposto titolare e di Ghezzal come sulla trequarti. Gara inizialmente equilibrata, con il Como abile a frenare i tentativi avversari grazie all'ottima linea mediana. Gli uomini di Festa, infatti, riescono con successo a ripartire, risultando pericolosi in due occasioni: al 15' gran tiro di Ganz di poco a lato, due minuti dopo ottima conclusione di Barella che sfiora la traversa. Più Como, dunque. Al minuto numero ventinove si vede finalmente il Livorno, quando Scuffet riesce ottimamente a respingere un tiro ravvicinato di Comi. Nonostante gli sterili tentativi della due squadre, il primo tempo non decolla, regalando poche emozioni e nessun brivido. L'ultima parte di frazione vede però un Livorno finalmente pimpante, conscio dell'importanza dei tre punti in palio: al 42' è ancora Scuffet a deviare un tiro di Vantaggiato, tre minuti dopo solo il legno evita l'esultanza a Jelenic, mentre nell'immediato susseguirsi di azione salvataggio di testa di Giosa sulla conclusione di Vantaggiato. Un Livorno che, quindi, riesce ad essere pericoloso quando preme di più sull'acceleratore.

Il secondo tempo inizia con i padroni di casa finalmente consci della loro forza e decisi, quindi, a passare immediatamente in vantaggio. Al 57' sono però gli ospiti a risultare pericolosi, quando Ghezzal spara leggermente alto. Un minuto dopo occasionissima Livorno con Vantaggiato, ma è ancora il palo a smorzare le gioie amaranto. La partita sembra stregata per i toscani che, come se non bastasse, subiscono addirittura la rete dell'immeritato vantaggio: minuto sessantadue, tiro di Madonna e deviazione decisiva proprio di Pettinari, anonimo fino ad allora. Brutto colpo per il Livorno, considerando soprattutto la posizione irregolare dell'attaccante ex Vicenza. In pochi minuti però gli uomini di Mutti riescono a riorganizzarsi, risultando inoltre ultra offensivi grazie ai cambi che trasformano la disposizione iniziale in un 4-2-4 a trazione anteriore. Dopo dieci minuti di intensità crescente, i continui attacchi toscani portano finalmente al pari, giunto sugli sviluppi di un corner al 74', quando Borghese batte Scuffet. Dopo il meritato pari, il Livorno tenta a più riprese di offendere con regolarità, risultando però poco pericoloso per il Como, che rinuncia ad un atteggiamento equilibrato per adottare un folto catenaccio, soprattutto dopo l'espulsione di Giosa al 77'. I minuti finali vedono i padroni di casa arrembanti e a più riprese pericolosi, con Baez che, al minuto ottantotto, impegna Scuffet con una botta da fuori. La conclusione del centrocampista è l'ultima azione degli amaranto e della gara, che si conclude dopo un minuto di recupero.

Ai punti avrebbe vinto il Livorno ma si sa, spesso il calcio non è uno sport esatto, rivelandosi in più occasioni anche ingiusto. Gli uomini di Mutti, infatti, hanno proposto un calcio molto offensivo e solo una serie di sfortunati episodi ha impedito loro di conquistare tre meritatissimi punti. La classifica continua ad essere preoccupante, ma i toscani sembrano avere tutti i mezzi e le qualità per salvarsi. Discorso diverso, invece, per il Como: gli uomini di Festa sono continuamente in crescita, ma il pessimo girone di andata ha quasi compromesso il campionato, relegando i comaschi a fastidiosa Cenerentola con una mezzanotte, salvo clamorosi incantesimi, già scoccata da molte ore. Migliore in campo per il Livorno, Vantaggiato. Per il Como in evidenza Scuffet.