All’andata, in agosto, finì 2-1 per i padroni di casa, che in quell’occasione erano i biancocelesti di Stefano Pioli. Era la Lazio del terzo posto in serie A, quella che quasi quasi giocava un bello scherzetto alla Roma di Garcia per il posto in Champions; era la Lazio della Supercoppa italiana, persa contro la regina delle ultime stagioni, la Juventus. Ma era anche una Lazio che iniziava a vacillare, sotto i colpi di un Bayer Laverkusen schiacciasassi che da una parte le negava la gioia dell’Europa, e dall’altra poneva tutta una serie di questioni su quanto della Lazio eroica del 2014-15 sarebbe rimasto in questa stagione, praticamente senza calciomercato estivo e con un rinnovamento minimo dell’organico. Oggi, possiamo rispondere che i biancocelesti del tecnico Pioli, che tra l’altro verrà accolto da ex allo Stadio Dall’Ara di Bologna, hanno stentato per tutta la prima parte della stagione a trovare un’identità, che però sta via via emergendo, complici alcuni successi importanti come quello di San Siro contro l’Inter.
Dall’altra parte della barricata, un Bologna che si presentò in terra capitolina dopo la promozione in A ottenuta ai playoff, per il rotto della cuffia, con tante aspettative e una rosa rinnovata discretamente per giocare nella massima serie. La sconfitta contro la Lazio fu l’inizio di un periodo disastroso, con la squadra che sembrava destinata a tornare di nuovo in serie cadetta, prima almeno dell’avvicendamento in panchina tra Delio Rossi e Roberto Donadoni. Da quel momento, gli emiliani hanno iniziato a macinare gioco e risultati, e questo pomeriggio ospiteranno la Lazio con 22 punti. Poca cosa, certo, se si considera che la zona retrocessione dista solo 7 lunghezze, ma un toccasana rigenerante viste le aspettative delle prime giornate.
Ma la domanda è scontata: chi vincerà oggi pomeriggio?
Qui Bologna
4-3-3 di Roberto Donadoni col nuovo acquisto Floccari, ex Sassuolo, che partirà dalla panchina. In attacco, confermato il convincente tridente Mounier-Destro-Giaccherini. Non sarà invece a disposizione del tecnico ex della nazionale l’altro nuovo acquisto, Zuniga. Il Bologna giocherà contro la Lazio un match equilibrato, in cui, oltre al fattore casa, potrà sfruttare un gioco che prende vita dalla fasce, con i movimenti agili e rapidissimi delle due ali. Il Bologna è, insieme al Sassuolo, una delle due squadre che ha battuto il Napoli capolista, e questo significa che per Donadoni tutte le partite si devono affrontare a viso aperto e senza paura di chi si ha davanti. Il fatto che la Lazio abbia mostrato nel girone di andata più di un grattacapo sulle zone esterne del campo potrebbe favorire cross e incursioni. Occhio perciò ad Emanuele Giaccherini.
Qui Lazio
Modulo a specchio quello di mister Stefano Pioli, che a Bologna vuole proseguire l’ottima striscia di quattro risultati utili consecutivi. Attualmente, la Lazio dista due lunghezze dal Milan, che è ottavo a quota 27. Nel 4-3-3 che verrà schierato al Dall’Ara, non ci saranno problemi per Biglia e Hoedt, in dubbio fino all’ultimo ma ormai completamente recuperati. Per l’attacco, nel tridente in ballottaggio Matri e Djordjevic per il posto da centravanti, col primo leggermente favorito. A supporto, sugli esterni, Candreva e Keità, con Felipe Anderson che scalpita per un posto dal 1’, ma dovrebbe essere rimpiazzato dal giovane spagnolo dopo la prova maiuscola espressa contro la Fiorentina. Proprio su di lui puntiamo come giocatore potenzialmente più pericoloso, se non per la resa effettiva, quanto meno perché in questo periodo di grande forma potrebbe essere la marcia in più della manovra biancoceleste.