Gli Stati Uniti stanno crescendo molto come movimento calcistico e se anche personaggi come Alessandro Nesta scelgono di mettersi in gioco negli States, allora qualcosa di buono c'è per davvero. L'ex difensore è ora a Miami a misurarsi nel ruolo di allenatore come altri suoi illustri colleghi ed ex compagni di squadra.
Nesta racconta così la propria esperienza alla Gazzetta dello Sport: "Miami è una buona occasione per vedere se sono capace di fare questo lavoro. Se mi chiama il Real Madrid vado subito, ma purtroppo non mi ha chiamato. Sono qui per vedere dove arrivo, ma a una grande squadra non si può mai dire di no. Seedorf e Inzaghi? Che cosa potevano fare? Il Milan magari passa una volta sola, e l’occasione va presa al volo." Il porblema del Milan, secondo Nesta, non è il tecnico, in questo caso Sinisa Mihajlovic: "Il problema del club non è l’allenatore. Le colpe sembrano sempre del tecnico, ma qui si continua a cambiare e la situazione è la stessa. Mihajlovic è la persona giusta per questo Milan, è un duro, sa fare il suo lavoro. Mi auguro che non lo mandino via. Il Milan può riprendersi e lottare per la zona Champions."
Fiducia quindi nel lavoro dell' ex compagno serbo. Ma cosa serve davvero a questa squadra? Nesta ha delle proposte, sia a livello di mercato che societario: "La squadra non è male. Può correre per quelle posizioni. Deve cambiare mentalità. Se hai meno soldi rispetto al passato, devi stare attento a non sbagliare un colpo. Devi fare scouting accurato, cercare di trovare i giocatori prima degli altri. Maldini? Mi auguro che Paolo rientri in società, per me è un po’ presto." Chissà se un giorno ci sarà proprio Nesta sulla panchina del Milan: "Sono partito da lontanissimo, per avere la panchina del Milan c’è una lunga fila e io voglio stare un po’ tranquillo. Altri ex compagni? Avrei scommesso su Costacurta, ma si è stufato troppo presto. E’ invece arrivato il momento ideale per Gattuso, sotto pressione sta sempre a suo agio. E’ questa la sua forza."
Infine spazio anche per un'analisi generale della Serie A e sulla mancanza di difensori italiani di livello: "La Juventus è quella che ha più forza economica, ha dovuto rimpiazzare giocatori importanti ma ha preso Khedira, Dybala e altri. Ha speso bene. Scudetto? Non lo so. L’Inter è tosta e difficile da battere, se la giocherà fino alla fine. Però ci sono altri club con chance di vittoria. Verratti è un fenomeno: magari gli hanno spiegato le cose bene, ma lui le ha capite meglio. Serie A? Higuain. Nessuno in Italia incide quanto lui. La Spagna per anni non ha avuto nessuno, poi ha trovato una grande generazione. Non so che cosa insegnino adesso in Italia, ma la cosa più importante è il talento."