Una manciata di giorni, prima del via ufficiale. Fervono i preparativi per una sessione di mercato destinata a ultimare gli ingenti lavori estivi. In casa Inter, il diktat presidenziale è chiaro. Sfoltire, per poi completare con qualche tassello la rosa, già ricca, a disposizione di Mancini.
Sotto la lente d'ingrandimento il settore di difesa. Non mancano, a Milano, giocatori in cerca di campo. Le possibili partenze possono quindi attivare i radar di Ausilio, attento ad alcuni calciatori a prezzo di saldo. Martin Caceres ha il contratto in scadenza a giugno e fatica a trovare spazio nella linea a tre di Allegri. Il tecnico bianconero si affida con continuità al collaudato terzetto Bonucci - Barzagli - Chiellini e ha il compito di valorizzare il talento Rugani, per Caceres, spesso bloccato da fastidi fisici, difficile trovare continuità.
Discorso differente per Jacopo Sala, classe '91 in forza al Verona, una delle poche note liete nel grigio scorcio di stagione della squadra del Presidente Setti. Giocatore duttile, italiano, in grado di spaziare tra esterno e zona centrale, tra difesa e mediana.
Più difficile, almeno a gennaio, intavolare trattative con Psg e City, per Van der Wiel e Zabaleta. Il discorso, qui come sull'out offensivo - vedi Feghouli e Lavezzi - è troppo profondo per trovare risoluzione in una sessione di riparazione. Lo spessore dei profili trattati richiede tempo.
Continua, inoltre, la caccia al regista di mezzo. Pirlo chiude al ritorno in Italia e sceglie l'avventura americana. Sei mesi ancora a New York, a caccia dell'Europeo. Viva la pista Biglia, ma trattare con Lotito - in piedi anche la strada che porta a Candreva - non è affar semplice e per raggiungere l'argentino serve un ingente esborso, oggi non nelle corde dell'Inter. 20 milioni circa, quelli che l'Inter può raccogliere dalla partenza di Brozovic. Cambio utile? Difficile dirlo.
Si spegne, invece, la voce Diarra. Dopo la parentesi in Russia, tra Anzhi e Lokomotiv, il ritorno a buon livello in patria, con l'OM, ora Diarra intende continuare il percorso con il club transalpino. Solo una suggestione Cesc Fabregas. Partenza da Londra improbabile, operazione fuori portata.
L'impressione è che sia un gennaio al risparmio, in attesa dei botti d'estate. Movimenti in tono minore, per non rovinare quanto costruito con intelligenza fin qui. All'Inter serve poco per centrare l'obiettivo primario, il ritorno in Champions. Spesso, a gennaio, il fumo del colpo a sensazione porta non poche contro-indicazioni.